EMERGENZA RANDAGISMO A COMISO

 

Il fenomeno del randagismo nel territorio del Comune di Comiso sta raggiungendo proporzioni incontrollabili.

Tutti i cittadini possono osservare branchi di cani, maschi e femmine con al seguito, in più casi, i cuccioli frutto della mancata campagna di sterilizzazione necessaria e doverosa per arginare il fenomeno del randagismo.

Oggi, ancor più, il fenomeno oltrepassa gli argini della pacifica convivenza, seminando terrore tra i cittadini.

 

Dopo l’aggressione di alcuni cani randagi a danno di visitatori, avvenuta in data 14 e 15 febbraio 2015, entro e nei pressi del cimitero, il Sindaco, dott.Filippo Spataro, con Ordinanza n. 8 del 15.02.2015, ha ordinato la chiusura temporanea al pubblico del Cimitero di Comiso, salvo revocare la stessa con successiva Ordinanza Sindacale n. 9 del 16.02.2015 così motivando “per il venir meno della situazione di pericolo per la pubblica incolumità”.

Considerato che la legge LEGGE 14 agosto 1991, n. 281, Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, e la LEGGE REGIONALE 03 luglio 2000, n. 15 “Istituzione dell’anagrafe canina e norme per la tutela degli animali da affezione e la prevenzione del randagismo”, impegnano i Comuni a mettere in atto tutti gli atti necessari per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali.

 

Considerato che ai sensi della legge quadro 14 agosto 1991 n. 281 e delle leggi regionali in tema di prevenzione del randagismo, il Comune è titolare di compiti di organizzazione, prevenzione e controllo dei cani vaganti ed è pertanto tenuto al rispetto del dovere di prevenzione e controllo del randagismo sul territorio di competenza assumendo i provvedimenti necessari ad evitare che animali randagi possano arrecare danni alle persone nel territorio di competenza (Cassazione, sez. III Civile, sentenza 29 ottobre 2014 – 12 febbraio 2015, n. 2741, Cassazione civile, sez. III, 23/08/2011, n. 17528, Cassazione civile, sez. III, 28/04/2010, n. 10190)

 

Preso atto

– della delibera comunale n. 454 del 13/10/2014 con la quale il comune impegna la somma di € 3.039.60 per la Fornitura di materiale per realizzazione di un rifugio temporaneo per cani randagi e della determina dirigenziale N° 528 del 26/11/2014 con la quale la somma viene liquidata.

 

– della delibera comunale n.177 del 06/08/2014 con la quale il Comune di Comiso approva la stipula di convenzione per l’affidamento degli interventi di cattura di cani randagi nel territorio comunale fra l’Amministrazione Comunale di Comiso e l’Associazione di volontariato ONLUS ” RANGERS TRINACRIA” e riconosce all’Associazione un “compenso” di € 500.00 al mese per un totale di € 2500 euro  AL 31/12/2014.

 

Noi, del Movimento 5 Stelle, ci chiediamo come sia possibile essere ancora CIRCONDATI da cani randagi nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte dai cittadini di questo comune. 

 

Riteniamo che la situazione di pericolo per la pubblica incolumità non sia di fatto cessata con la sola cattura, avvenuta nella mattinata del 16.02.2015, di un unico randagio, atteso che dalle testimonianze dei cittadini e dalla documentazione fotografica raccolta in questi mesi risulta la presenza di randagi, già da tempo segnalata, in varie zone della città (via biscari, contrada mastrella, via frategianni, strada per Canicarao, via cechov, zona 167 – piscina comunale) e non solo nei pressi del Cimitero.

Ricordiamo, inoltre, ai nostri amministratori che nel 2009, l’Assessorato regionale alla Sanità, attraverso il progetto pilota “Emergenza Randagismo negli Iblei”, ha stanziato 446 mila euro per il finanziamento di tre progetti relativi alla realizzazione di rifugi, presentati dai Comuni di Modica, Vittoria e Ragusa. Tra i Comuni beneficiari vi è il Comune di Vittoria, assegnatario di 120 mila euro per la costruzione di un rifugio sanitario destinato ad accogliere i randagi  per i tempi necessari alla sterilizzazione e gli animali incidentati, feriti ed ammalati provenienti oltre che dal territorio comunale di Vittoria, anche dai comuni limitrofi di Santa Croce Camerina, Acate e COMISO. La struttura, che doveva essere pronta entro la fine del 2011, non risulta ancora in funzione.