Emozionante presentazione di Peppino Mazzotta a Punta Secca per Libri d’aMare

Una presentazione di un libro può trasformarsi in una manifestazione di impegno civile, sociale e veicolare messaggi importanti attraverso una storia di 100 anni fa che sembra appartenerci ancora.
È una sintesi estrema questa, per raccontare il senso della seconda serata di Libri d’aMare, la prima di quattro consecutive che fino a venerdì 9 animeranno Piazza Torre. La presentazione del libro “Muori cornuto” edito da Pellegrini editori è stato un viaggio tra passato e presente.

Peppino Mazzotta, notissimo attore interprete dell’ispettore Fazio ne “Il Commissario Montalbano”, è tornato in un luogo di ricordi, ancor più pesanti ed emozionanti ieri, dopo la scomparsa, lunedì, del regista della fiction Alberto Sironi. Stimolato dal direttore artistico Domenico Occhipinti, Mazzotta ha ricordato il regista e amico, sottolineandone umanità e lungimiranza, “Ha scelto lui noi attori e ha scelto le location che oggi ci ospitano e che adesso tutto il mondo conosce”. Un ricordo stringato e intenso che ha lasciato trapelare una forte commozione. Piglio deciso e idee chiare invece quelle riguardanti l’attualità delle leggi sull’immigrazione, sul decreto sicurezza appena approvato e che crea vari contrasti etici ancorché politici.
Tutti temi scaturiti dall’impegno come direttore artistico di “Riace in festival” che Mazzotta ha assunto da qualche anno e che lo hanno portato a tastare con mano i cambiamenti della pancia del Paese e i comportamenti di chi certi sentimenti li alimentano per strumentalizzazione politica.

“Muori cornuto”, scritto con Arcangelo Badolati, parla della storia di un emigrante calabrese dei primi anni del novecento, quando erano gli italiani a cercare miglior fortuna lontano da casa. “Una storia di emigrazione fatta di violenza”, ha sottolineato Peppino Mazzotta che nel suo lavoro di ricerca storica si è imbattuto in racconti di torture, repressioni attuate da gruppi organizzati, vere e proprie spedizioni punitive, ronde diremmo oggi, contro gli italiani che erano in America, in Germania o in Australia. Un pubblico attento ha scoperto e apprezzato la profondità dell’uomo di cultura che rafforza l’affetto per il personaggio dell’ispettore Giuseppe Fazio, da Mazzotta egregiamente interpretato da oltre vent’anni.

L’epilogo della serata, coordinata come sempre dal direttore organizzativo Christian Recca col supporto dei ragazzi del comitato spontaneo e dell’associazione culturale Libera…Mente, ha trovato il suo picco nell’epilogo della storia, sfortunata, di Giuseppe Zangara condannato alla sedia elettrica per aver tentato di assassinare il presidente Roosevelt. Le ultime parole di questo giovane calabrese prima dell’esecuzione, interpretate con impeto da Mazzotta hanno sancito il successo di una serata memorabile e che lascerà spunti di riflessione nelle coscienze di coloro che hanno assistito e, lungamente, applaudito.

Libri d’aMare continuerà mercoledì 7 con Simona Lo Iacono, giovedì 8 agosto con Nadia Terranova e venerdì 9 agosto con Salvo Toscano. In parallelo proseguono i laboratori per bambini del pomeriggio (a partire dalle 18). Per le presentazioni, appuntamento come sempre in Piazza Torre alle 21.30.

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