ENNESIMA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA NORD E SUD

Sembrerebbe che l’articolo 47 del cosiddetto decreto legge sullo sviluppo, in fase di definitivo affinamento presso il ministero dello sviluppo economico italiano, introdurrebbe il concetto di “perequazione” degli incentivi per il fotovoltaico.

Come riportato da Il Sole 24 Ore dello scorso 18 ottobre vi si leggerebbe che «ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e della maggiore efficienza in campo energetico, alle tariffe incentivanti sulla produzione di energia elettrica prodotta da impianti solari fotovoltaici […] è applicato un correttivo perequativo, […] collegato ai gradi-giorni delle zone climatiche […], in modo da uniformare il valore dell’incentivo su tutto il territorio nazionale».

E’ prevista, quindi, una differenziazione negli incentivi, per chi volesse investire nel fotovoltaico, differenziazione che dovrebbe tener conto della naturale diversità nell’irradiazione solare e nella capacità di produrre energia elettrica, a parità di mezzi.

Nella pratica sostanza, si perverrà all’inevitabile dirottamento di gran parte degli incentivi verso il nord Italia, dove la produzione di energia solare è di gran lunga inferiore rispetto a quella del Sud.

Con l’ennesima disparità di trattamento tra un nord forse troppo avvantaggiato ed un Sud ed una Sicilia sempre troppo bistrattati!

Cosa quantomeno paradossale, se si tiene conto che una seria politica energetica nazionale (seria sulla carta, ci mancherebbe!) da un lato, per ovvie ragioni climatiche, si attende dal Sud e dalla Sicilia la gran parte del contributo, dall’altro ne scoraggia gli investimenti nel fotovoltaico!

Federico Rendina de Il Sole 24 Ore continua affermando che al Sud «secondo molti analisti già tra tre anni potrebbe essere raggiunta la “grid parity”, ovvero la competitività della produzione elettrica da pannelli solari senza bisogno di alcun aiuto o sussidio. Ma ecco il legittimo sospetto: la redistribuzione “perequativa” potrebbe invece concretizzarsi nel mantenimento degli attuali incentivi al Nord, che verrebbero ridotti progressivamente, con il variare dell’indice di producibilità media, nelle zone più soleggiate. Ad accendere il dubbio è tra l’altro la vibrata campagna lanciata nei mesi scorsi dalla Lega […]»!

A dire questo NON è il fazioso sikeloi, ma un giornalista del più importante quotidiano economico italiano!

E cosa sarebbe, poi, questa “grid parity” verso cui Sud e Sicilia si stanno velocemente indirizzando? Semplicemente il traguardo ottimale da perseguire e raggiungere, con un costo di produzione dell’energia rinnovabile uguale o, addirittura, inferiore a quello dell’energia tradizionalmente prodotta!

Sostanzialmente, … virtuosi (almeno per un volta!) … ma futtuti e malu paiati …! Ma sono quasi certo che la maggioranza di coloro che leggeranno queste mie poche righe, per le quali ho, tra l’altro, tratto spunto anche da una lettera di protesta datata 22 ottobre ed inviata dal presidente Raffaele Lombardo al presidente della repubblica, al presidente del consiglio dei ministri, al ministro dello sviluppo economico ed a quello dell’ambiente, ai presidenti delle regioni del Sud, ai senatori ed ai deputati eletti in Sicilia, … sono quasi certo, dicevo, che la maggioranza di coloro che leggeranno queste mie poche righe avranno semplicemente da dire o da pensare … “ancora ccu ‘sta minkia ri riscursi?” …

Mi chiedo … prima o poi, tutti quanti, riusciremo ad aprire gli occhi? E ad illuminarci la mente?

Personalmente, … credo che 150 anni possano oramai bastare!