Entra in vigore oggi la legge sui seggiolini anti-abbandono e a breve si aprirà l’iter per renderla operativa entro quattro mesi. La legge è la numero 117 firmata in prima battuta da Giorgia Meloni e modifica l’articolo 172 del Codice della Strada che regolamenta l’uso delle cinture di sicurezza ed i sistemi di ritenuta. Obiettivo di questa norma è naturalmente quello di salvare le vite dei piccoli che purtroppo sempre più spesso vengono dimenticati dentro le auto. Per questo il legislatore ha pensato a rendere obbligatori dei sistemi di allarme sugli stessi seggiolini, in modo da ricordare al guidatore, tramite un segnale sonoro, della presenza del piccolo passeggero a bordo, prima che lo stesso guidatore esca.
La dimenticanza, come spiega il testo della legge, è uno dei rischi dell’’amnesia dissociativa, disturbo che si manifesta con un ‘buco’ improvviso nella memoria, legata ad eventi traumatici o a un forte stress. A ricordare a chi potrebbe esserne vittima della presenza di un bebè a bordo c’è appunto il dispositivo che la legge rende obbligatorio per i seggiolini, in modo da prevenire l’abbandono dei piccoli con meno di 4 anni nei veicoli chiusi. Per l’operatività della norma bisognerà aspettare alcuni tempi tecnici. Le caratteristiche tecniche di questi dispositivi, in particolare, saranno definite da un decreto che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà emanare entro 60 giorni. Da quel momento, i costruttori avranno alcuni mesi per adeguarsi: l’obbligo di installazione di questi dispositivi, infatti, scatterà dopo 4 mesi e comunque dal prossimo primo luglio. La norma indica poi che possono essere previste agevolazioni fiscali, limitate nel tempo, per favorire l’acquisto dei dispositivi di allarme volti a prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli.