Dopo la notizia che la Transuit Petroleum cercherà petrolio in un’area di fronte a Pozzallo, Enzo Cilia scende in campo per dire “Basta” e sensibilizzare l’opinione pubblica a fermare queste possibili nuove trivellazioni. “Niente hanno insegnato le vicende dell’anno scorso relative ai disastri possibili come la rottura dell’Oleodotto Ragusa–Priolo del 18 gennaio 2010, in territorio di Noto o disastri effettivi come la Grande Marea nera del Golfo del Messico che ha distrutto una regione intera dell’Oceano.
Il rischio Ambientale ed Economico dei territori in cui si perfora è troppo grande per poterlo lasciare in mano a Compagnie che non avrebbero, come è accaduto con la British Petroleum e la Transocean negli USA, i soldi e la volontà per risanare un intera regione eventualmente danneggiata da sversamenti e perdite di idrocarburi. I danni lì sono già incalcolabili e per decenni se ne piangeranno le conseguenze.
Assistiamo ad un continuo fiorire di nuovi Pozzi per idrocarburi nel mediterraneo!! ADESSO BASTA !!! NON SIAMO IN VENDITA!!! Il Modello di sviluppo economico per la Rinascita della Sicilia non passa dagli Idrocarburi e chiediamo alle Istituzioni scelte forti e coraggiose per invertire la tendenza degli anni trascorsi! La vocazione della Sicilia e della provincia di Ragusa passa dalle sue ricchezze Ambientali, Monumentali, Agricole e non vogliamo rischiare di perderle.
La Sicilia è dei Siciliani e non può essere ceduta in cambio di Royalties. Non ci sono Royalties che bastino per comprare e cambiare il futuro della Sicilia!!! Occorre bloccare con tutti i mezzi, leciti e non violenti, i “Permessi e le Concessioni”, il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo che si era pronunciata per una Moratoria a tempo indeterminato ed il Presidente della Regione Lombardo che deve applicare il Piano Paesaggistico Regionale hanno il dovere di intervenire”.