ESENZIONE TARI PER GLI INDIGENTI, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RAGUSA SI RIMANGIA L’IMPEGNO ASSUNTO NEI MESI SCORSI

“Su questa vicenda non intendo mollare. In primo luogo perché era stato assunto un impegno ben preciso da parte dell’Amministrazione comunale dopo che avevo sollevato il caso a metà novembre. E poi perché mi sembra davvero increscioso andare a incidere sulla vita di persone ormai sulla soglia della povertà, impossibilitate a corrispondere anche le cifre più modeste visto che non hanno neanche un centesimo a disposizione”. E’ il senso della denuncia del consigliere comunale del movimento Insieme, Angelo Laporta, fatta ieri sera, in aula, durante l’attività di comunicazione, con riferimento all’esenzione delle bollette Tari, la tassa sui rifiuti, per gli indigenti. Una battaglia che anche gli altri consiglieri del movimento Insieme stanno condividendo e portando avanti. “La sua Giunta – ha detto Laporta rivolgendosi all’assessore ai Servizi sociali, Salvatore Martorana – aveva spiegato che, per le persone che non arrivano a un reddito Isee di 4.800 euro, si sarebbe proceduto per l’annullamento delle bollette inviate. Quindi le stesse, con riferimento a una trentina, al massimo quarantina, di famiglie, non avrebbero dovuto pagare alcunché. Invece, con grande rammarico, ho scoperto che c’è stata una marcia indietro. Chieste spiegazioni al dirigente, mi è stato precisato che si tratta di volontà politica. Quindi, non un impedimento di carattere tecnico, perché si sarebbe potuto benissimo intervenire per evitare qualsiasi tipo di problema a queste persone, ma una decisione deliberata dalla Giunta Piccitto che vuole pesare in maniera forte su queste persone che non possono permettersi niente. Una decisione, per quel che ne sappiamo, comunicata dall’assessore ai Tributi Stefano Martorana che, ancora una volta, dimostra tutta la propria insensibilità e disattenzione verso le esigenze delle fasce deboli. Riteniamo tutto ciò assolutamente ingiusto. Come consiglieri del movimento Insieme torneremo a sollecitare l’Amministrazione comunale ad attuare l’esenzione Tari per gli indigenti perché non è possibile che in una città che si reputa civile si verifichino circostanze del genere”.