Inutili fiumi di parole tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Più che parole, insulti politici. Così al Comune di Ragusa dove piuttosto che pensare ai problemi della gente, si litiga per vedere chi ha ,,, la nota politica più lunga…. e inutile.
E così dopo che ieri metaforicamente parlando Movimento 5 Stelle e Pd si sono tirati i capelli.. adesso fanno a pugni, l’uno contro l’altro armati, come se davvero la cosa importante sia quella di capire chi vince a parole. Ma alla collettività interessano i fatti. A partire dalla revoca della refezione scolastica.
E dopo le accuse delle ultime ore, arrivano reciproche nuove accuse.
Iniziamo dal Movimento 5 Stelle che replica al Pd in questo modo: “Pensiamo che alimentare la polemica sullo stesso tema per il quale il gruppo consiliare aveva manifestato insofferenza per l’atteggiamento e le parole del segretario cittadino del Partito Democratico, non vuol dire fare politica con la ‘P’ maiuscola, ma trovarsi, piuttosto in difficoltà e ricorrere in maniera, peraltro scomposta e disordinata, ad un estremo tentativo di impressionare l’opinione pubblica in maniera distorta. Quello che Calabrese giudica ‘flop dell’azione amministrativa’, tutto da dimostrare, non può essere per nulla addebitato al segretario cittadino del PD, solo da poco ricomparso sulla scena politica locale, l’amministrazione non ha provocato nessun caos in ordine al servizio di refezione scolastica, si ribadisce che i genitori hanno del tutto disatteso la proposta dei consiglieri D’Asta e Chiavola preferendo continuare il colloquio con i rappresentanti dell’amministrazione piuttosto che assistere al dibattito in consiglio sullo stesso argomento, posizione, peraltro ribadita, nel corso di un altro incontro, allo stesso Calabrese, da un’altra mamma che ha pregato affinché la politica fosse tenuta fuori dalla vicenda, come specificato nel nostro comunicato. Non si comprende in base a quale metro di valutazione in nostri debbono essere considerati ‘attacchi fuori misura’ e quelli dei rappresentanti del PD politica con la P maiuscola. Considerare Calabrese l’ispiratore e il creatore del Comitato mamme non è complottismo ma solo aderenza alla realtà, anche perché in tutti comitati per il quale il segretario cittadino del PD è diventato un esperto, ci sono solo persone notoriamente a lui vicine all’interno del partito stesso. Quanto all’incapacità di gestire il malumore della gente molto ci può insegnare Calabrese dopo la triste vicenda delle comunali 2013. Anche il tentativo di coinvolgere il Presidente del Consiglio per la scelta di far continuare i lavori dell’assise, si rivela una ennesima iniziativa disordinata e fuorviante quando si parla di ‘una tumultuosa visita delle mamme a Palazzo dell’Aquila. Quanto alle lamentele cresciute in maniera esponenziale da quando è partito il servizio, Calabrese non spiega e non fa cenno al perché oltre 700 bambini e circa 200 insegnanti utilizzano regolarmente il servizio, senza far palesare nemmeno insignificanti rilievi, che potrebbero essere anche fisiologici, in relazione allo stesso. Quanto ai numeri dei partiti, nelle varie competizioni elettorali sono sotto gli occhi di tutti, rendendo vana ogni valutazione di parte. La maggioranza in Consiglio non è stata accaparrata dai 5 Stelle ma deriva dalle scelte e dalle strategie del candidato uscito sconfitto dal ballottaggio. Quanto al fatto che la lista del PD sia risultata la prima per numero di voti, per quanto con un vantaggio irrisorio su tante altre liste, dobbiamo dire che le leggi elettorali non li abbiamo fatte noi. Quanto al discorso inerente l’apertura del nuovo ospedale, sul quale Calabrese vuole inspiegabilmente soffermarsi, in questa occasione che era eminentemente dedicata agli avvenimenti collegati alla questione refezione scolastica, ribadiamo solo quanto abbiamo più volte evidenziato: tralasciando il passato, su cui pure ci sarebbe molto da indagare, dall’ultimo finanziamento per ultimare e aprire il nuovo stabilimento ospedaliero, c’è stato solo un governo a guida PD, con diversi esponenti del PD in giunta, un assessore nominato da Presidente PD Crocetta, e un altro, direttamente esponente del partito, un Presidente della Commissione Sanità del PD, peraltro l’on.le Digiacomo di Comiso, un Direttore Generale e un Commissario, nominati dal governo Crocetta, tutti i parlamentari locali che hanno sempre assicurato massima attenzione per la questione ospedale, l’on.le Dipasquale, l’on.le Digiacomo, la senatrice Padua, sono tutti del PD, anche l’on.le Ragusa, al tempo, apparteneva alla coalizione che sosteneva il governo Crocetta. Ogni commento è inutile, piuttosto Calabrese verifichi bene quali siano le competenze di un sindaco, quale massima autorità sanitaria cittadina: di certo fra le sue competenze non ci sono quelle per l’apertura del nuovo ospedale”.
E non si fa attendere la controreplica da parte del Partito Democratico. Ecco la versione integrale: “L’unica risposta che merita la controreplica del gruppo consiliare M5s sulla politica, quella con la P maiuscola, la possono leggere loro stessi, collegandosi sul sito internet del Comune, e prendendo atto della decisione assunta dall’amministrazione, da loro sostenuta, di revocare il servizio di refezione scolastica alla ditta affidataria, la Stefano Srl. Mi dispiace per i consiglieri pentastellati. Ma basta prendere atto di questa decisione per comprendere come, sin dall’inizio, abbiamo avuto ragione nel supportare la protesta delle mamme e dei papà degli studenti che nessuno ha strumentalizzato ma che, anzi, abbiamo voluto appoggiare sul piano prettamente politico”. E’ il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, a dirlo spiegando che, negli ultimi giorni, sempre più genitori avevano deciso di rinunciare al servizio di refezione scolastica per le reiterate anomalie che si verificavano. “E questo noi lo dicevamo da tempo – continua l’esponente del Pd – mentre, adesso, le nostre parole hanno trovato conforto nell’atto di revoca stilato dal dirigente del settore, Francesco Lumiera, subito dopo le controdeduzioni presentate dalla ditta che, evidentemente, non hanno convinto nessuno. Quindi, i grillini possono dire quello che vogliono ma questi sono i fatti incontestabili e incontrovertibili. Tutto il resto è puro esercizio stilistico da parolai che ha fin troppo stancato i ragusani. Approfitto di questo ulteriore momento per ribadire che un’altra importante battaglia politica riguarda l’apertura del nuovo ospedale. E rinnovo l’invito ai Cinque Stelle a partecipare alla mobilitazione di massa che un comitato di liberi cittadini sta cercando di portare avanti. Le competenze del sindaco in qualità di massima autorità sanitaria di Ragusa? Bè, forse proprio per questo motivo ogni tanto basterebbe spendere mezza parola in determinate circostanze. E non rimanere chiusi in un silenzio indecifrabile e colpevole. Ecco, anche questa sarebbe politica con la P maiuscola. Ma che ne sanno i grillini?”