Il problema delle esternalizzazioni nella scuola investe anche la città di Ragusa. Sono 46 le persone che attendono ancora risposta dalla proroga delle legge di stabilità che avrebbe dovuto fornire garanzie circa la prosecuzione del loro impegno occupazionale nella gestione dei servizi di pulizia nelle strutture scolastiche. “Dopo avere raccolto il grido d’allarme di questi lavoratori – afferma la consigliera comunale Elisa Marino – che rischiano di rimanere senza futuro per le decisioni contorte del Governo nazionale, è stato stabilito di avviare, su base locale, attraverso la creazione di vere e proprie reti territoriali, una protesta dal basso con il compito di sensibilizzare il più possibile la politica nazionale ad assumere i conseguenti provvedimenti. Anche perché l’assenza di questi supporti occupazionali potrebbe anche determinare, in casi estremi, la chiusura di alcune realtà scolastiche, soprattutto istituti comprensivi. Ecco perché, da prima firmataria, a cui si collegherà il sostegno di altre firme dell’opposizione, presenterò nella prossima seduta utile del Consiglio un ordine del giorno che si propone di attivare l’Amministrazione comunale di Ragusa affinché contribuisca a fornire un sostegno a questi lavoratori”. Nell’ordine del giorno, che dovrà essere esaminato dall’aula e poi posto ai voti, si impegna il sindaco e la Giunta, a fronte dello sconcerto, della preoccupazione e dell’unanime protesta delle famiglie che chiedono garanzie circa il diritto all’istruzione per i propri figli, a farsi portavoce nelle sedi opportune della problematica esposta e a sollecitare Parlamento e Governo ad intervenire con la massima urgenza perché siano rese disponibili adeguate risorse a favore degli istituti comprensivi, così da garantire i servizi di pulizia delle scuole. Inoltre, si impegna il sindaco e la Giunta a chiedere, dato il fallimento e lo spreco di denaro del servizio di esternalizzazione, che sia predisposta l’assunzione diretta dei collaboratori scolastici ordinariamente spettante sulla base degli accantonamenti sui posti di organico di diritto e che i lavoratori attualmente utilizzati, anche con contratto di collaborazione, con le mansioni di collaboratore scolastico e già impegnati nei servizi esternalizzati nelle istituzioni scolastiche attraverso specifiche convenzioni, siano inseriti in un percorso di assunzione diretta, sulla base dei titoli e del servizio prestato in progetti di lavoro socialmente utili e in qualità di collaboratore scolastico, presso le istituzioni scolastiche o amministrazioni pubbliche, eliminando la costosa intermediazione di manodopera rappresentata dalle aziende aderenti ai Consorzi nazionali aggiudicatari degli appalti.