Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
Etna. Catania si sveglia coperta da uno strato di cenere. Riaperto l’aeroporto
17 Feb 2021 08:43
La citta’ di Catania e diversi paesi dell’hinterland, all’indomani della spettacolare eruzione, si sono ‘svegliati’ coperti da uno strato di cenere lavica. E naturalmente, non è mancata l’ironia, tipica dei catanesi.
L’Etna, nel pomeriggio di ieri, ha dato vita, per un’ora, ad una fase ‘parossistica’ dal cratere di Sud-Est con ‘fontane’ di lava incandescente alte diverse centinaia di metri e una colata che si è riversata nella desertica Valle del Bove lontana da centri abitati con ricadute di materiale piroclastico sui centri abitati fino a Catania e nel siracusano, a decine di chilometri di distanza dall’Etna.
Al via le pulizie delle strade e la conta dei danni a veicoli, immobili, coltivazioni e altro. La pioggia di cenere e lapilli lavici ha interessato anche l’aeroporto internazionale di Catania, che ieri ha interrotto l’operatività ma che riprenderà in pieno l’attività a partire dalle 9.
Le operazioni di pulizia della pista sono andate avanti per tutta la notte con l’impiego di sei spazzatrici e di due mezzi per il supporto tecnico, oltre che di dieci unità che hanno operato incessantemente per rimuovere la grande quantità di cenere vulcanica dalla pista, dalla via di rullaggio, dai piazzali e da tutta la viabilità perimetrale.
Intanto, però, riapre l’aeroporto di Catania.
La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che lo scalo tornerà operativo a partire dalle ore 9,00, consentendo l’arrivo del volo easyJet proveniente da Milano Malpensa.
Le operazioni di pulizia della pista sono andate avanti per tutta la notte con l’impiego di sei spazzatrici e di due mezzi per il supporto tecnico, oltre che di dieci unità che hanno operato incessantemente per rimuovere la grande quantità di cenere vulcanica dalla pista, dalla via di rullaggio, dai piazzali e da tutta la viabilità perimetrale.
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