«Un polo di integrazione culturale e sociale a disposizione di tutta la comunità, sperando possa essere strumento di coinvolgimento e crescita». Queste le parole del sindaco, Roberto Bruno, che oggi alle 11 ha tagliato il nastro del nuovo Centro polifunzionale culturale e cinema Diana.
La struttura di via Giardina, la cui riqualificazione è stata finanziata per 630 mila euro tramite il progetto “Polo sud” dal ministero dell’Interno, è già pronta ed arredata da diversi mesi e gli uffici ministeriale, adesso, hanno dato l’ “ok” per l’inaugurazione e l’apertura.
L’ex sala cinematografica diventerà un centro polifunzionale per favorire l’integrazione l’inserimento di migranti regolari, attraverso l’attivazione di corsi per la formazione di base e professionale, e di attività ricreative e culturali. È stato acquistato dal Comune nel 1990, per un periodo ha ospitato l’aula consiliare e successivamente abbandonato per più di quindici anni. Poi la scelta di puntare ad un recupero dell’immobile che, dopo la ristrutturazione, è stato arredato con schermo, proiettore, poltroncine, palchetto, una sala computer, un archivio e diversi uffici funzionali alle attività che verranno svolte all’interno dell’ex cinema.
La struttura, che verrà gestita da un soggetto pubblico – privato (un coordinamento di associazioni che operano sul territorio con a capo il Comune), diventerà un contenitore di laboratori e attività culturali.
«Oltre a puntare all’integrazione dei migranti regolari – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Scala -, avrà anche l’ obiettivo di coinvolgere le scuole, le associazioni culturali e di volontariato che operano nel territorio. Sarà un luogo aperto a tutta la cittadinanza».
«La vera integrazione – ha aggiunto il primo cittadino – è scambio e collaborazione, come già in altri settori abbiamo avuto modo di dimostrare».