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Fare…cassa. A Modica il piano di alienazione della giunta Monisteri di beni comunali per oltre 2 milioni di euro
07 Nov 2024 11:49
E’ stata intrapresa la stessa strada che, nel 2023, aveva perseguito l’allora Commissario straordinario, Domenica Ficano, la quale aveva stilato un elenco di beni di proprietà del Comune di Modica ed alcuni in comproprietà con altri enti. Piano di alienazione che, allora, era andato all’esame del Consiglio comunale con esito favorevole e che oggi dovrà seguire lo stesso iter procedurale. Di quell’elenco solo due immobili sono stati venduti. Ne rimangono altri otto che potrebbero portare nelle casse di palazzo San Domenico la somma di 2 milioni e 250 mila euro circa (nel 2023 la previsione di entrata era di 2 milioni e 712 mila euro). La giunta Monisteri ha già approvato il piano per il 2024 che andrà all’esame del Consiglio comunale e che darà i suoi effetti nel triennio 2024-2026. Le ben note difficoltà finanziarie dell’ente locale portano a seguire la strada dell’alienazione di immobili che, oltre a procurare denaro per le casse dell’ente e quindi ossigeno finanziario, permette una riqualificazione di beni che andrebbero, altrimenti, verso il declino strutturale.
La delibera sarà in pubblicazione fino a domani. Quali sono gli immobili la cui vendita dovrebbe portare denaro nella casse del Comune modicano?
Quello che dovrebbe portare un introito importante è l’edificio ex Telecom di via Resistenza Partigiana che è posto in vendita per la somma di 1 milione e 152mila euro, la stessa cifra indicata nel precedente piano del 2023. Tutto confermato: oltre che il valore economico anche la destinazione direzionale ed un eventuale cambio di destinazione a struttura ricettiva che potrebbe portare beneficio allo sviluppo turistico di Modica dove l’offerta è sempre poca rispetto alle richieste del mondo della ricettività. Il secondo fabbricato che potrebbe portare una bella sommetta nelle casse dell’ente (680mila euro) è l’asilo infantile Regina Margherita la cui destinazione consentita è quella abitativa ma anche commerciale, artigianale, direttiva e ricettiva ma in questo caso c’è da tenere conto la necessità di garantire gli spazi per il parcheggio. Nell’elenco delle otto proprietà dell’ente indicate nel piano di alienazione c’è anche una casa in via Calamezzana, un locale commerciale in corso Regina Margherita, la chiesa del Ritiro con annesso Reclusorio e l’edificio scolastico di contrada Scorrione da destinare ad uso abitativo e ricettivo.
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