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FARMACIA TERRITORIALE A SCICLI
12 Dic 2015 14:51
Ancora una decisione che penalizza i pazienti, in questo caso pure quelli gravi, quelli con maggiori fragilità. Per ottenere i farmaci e gli alimenti speciali che spettano loro di diritto, sarebbero costretti, da Scicli, a recarsi sino a Ragusa. E’ una assurdità. Così la senatrice del Pd, Venera Padua, definisce quanto sta accadendo all’ospedale Busacca di Scicli con particolare riferimento alla gestione della farmacia territoriale. Il tutto, a quanto sembra, perché la nuova struttura è stata allogata in locali non molto ampi, quando invece il nosocomio sciclitano può contare su parecchie disponibilità in questo senso. Una circostanza che impedisce il conferimento di tutti i medicinali necessari, anche, e soprattutto, quelli per i pazienti più gravi. “Da qui – sostiene la senatrice Padua – la scelta di dispensare alcuni farmaci oltre che ausili e alimenti destinati ai pazienti sciclitani a Ragusa. Ma tutto ciò non tiene affatto conto delle esigenze di chi sta male. Anche perché è stato ridimensionato il personale che ora risulterebbe non sufficiente. E tutto ciò a discapito di chi ha bisogno. Non può essere. E si badi bene che qui non ci lamentiamo per scelte campanilistiche o situazioni del genere. Ci vuole solo un poco di buon senso per valutare che così com’è la situazione è ingestibile. Così come sono state fatte delle scelte per altre città, lo si faccia anche per Scicli. I pazienti in difficoltà non possono essere costretti, o trovare qualcuno disponibile che li possa aiutare, a sobbarcarsi un viaggio in auto di 30-35 minuti quando avrebbero la disponibilità di recuperare i medicinali quasi sotto casa. Sollecitiamo la direzione generale dell’Asp a cambiare una scelta penalizzante e senza logica alcuna. Se non c’è la disponibilità di locali adeguati, allora si faccia il possibile per trovarli. A Scicli. E senza mortificare ulteriormente persone che stanno già combattendo la loro personale battaglia per la salute”. “Non dimentichiamo, inoltre – aggiunge la senatrice – che i Pta, tra cui il Busacca, erano stati istituiti con uno slogan: girano le carte ma non i pazienti. E’ fin troppo evidente che se si verifica quanto stiamo denunciando tutti i servizi che erano stati previsti con l’istituzione del Pta non sono stati realizzati. Eppure, i Pta erano sorti con l’intento di rifunzionalizzare i piccoli ospedali. Appare di tutta evidenza che a Scicli non abbiamo ottenuto né gli uni né gli altri. Tale amara constatazione non ci farà fermare in una rassegnata attesa ma, invece, da rappresentante di questa comunità, che vigila e chiede le risposte dovute secondo il dettato costituzionale, chiederò un incontro al direttore generale dell’Asp per conoscere il cronoprogramma che prevede, come da impegno verbale dello stesso, la nascita della riabilitazione provinciale nella struttura sciclitana, così importante per ciascuno di noi. Inviterò i commissari straordinari, se vorranno, a partecipare a questa iniziativa per difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini”.
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