Si e’ aperto il dibattimento davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, del processo che vede come imputato Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico culturale, “Ragusa in movimento”, e eletto ad aprile 2024 componente del coordinamento provinciale di Fratelli di Ragusa. E’sotto processo perche’ – come si legge nel capo di imputazione deve rispondere del reato previsto e punito dall’articolo 2 del Decreto legge 122/93 – Chiavola (difeso dall’avvocato Michele Savarese), insieme ad altri per i quali si procede separatamente, “durante la manifestazione pubblica del movimento politico denominato Casapound Italia, organizzata per commemorare Sergio Ramelli, compivano una manifestazione esteriore propria di organizzazioni o gruppi inequivocabilmente diretti a favorire la diffusione di idee fondate sulla superiorita’ o sull’odio razziale etnico, consistita nel cosiddetto ‘saluto romano’ e nella chiamata del presente”.
Accolta la richiesta di integrazione del capo di imputazione anche con quanto previsto dall’articolo 5 della legge 645 del 1952, la cosiddetta “legge Scelba” che punisce chiunque “compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste”. I fatti sono accaduti a Ragusa il 29 aprile del 2021. L’inchiesta era partita dalla denuncia del fatto, promossa dall’articolazione provinciale dell’Anpi – associazione nazionale dei partigiani d’Italia – il cui presidente provinciale e’ il senatore Gianni Battaglia. L’Anpi provinciale si e’ costituita parte civile attraverso l’avvocato Mimmo Barone. la parte civile ha depositato il video che riprende quando avvenuto il 29 aprile del 2021; la prossima udienza per sentire i primi testi e’ fissata per il prossimo 23 gennaio.
Fonte: Agi