“Non ci aspettavamo un simile bagno di folla. La conclusione dei festeggiamenti per la Madonna del Rosario ha davvero coronato due settimane ricche di preghiere e autentica devozione”.
Tempo di bilanci per il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per la Madonna del Rosario. Una festa che è insieme momento di devozione religiosa, preghiera ed autentica voglia di stare insieme.
“La processione conclusiva per le vie del centro cittadino – spiegano dal Comitato – ha registrato una grande partecipazione, con vie illuminate quasi a giorno dai fedeli che hanno ornato i propri balconi. Vedere le via Paolo Leni Spatafora e via Cadorna accogliere con tale luminosità la Statua della Madonna ci ha davvero commosso”.
Ma tutti i momenti previsti dai giorni della Festa hanno registrato una grande adesione.
“Sia le celebrazioni eucaristiche – affermano i promotori delle iniziative – che i momenti di preghiera hanno visto un gran numero di fedeli. La seconda rassegna dei Cori parrocchiali ha visto la presenza di ben nove parrocchie che hanno presentato ognuna due canti mariani ad una platea che ha colmato le navate della chiesa. Dal 2013 vorremmo puntare ad una dimensione non solo cittadina, ma diocesana di questa manifestazione”.
È ancora presto per proiettarsi ai festeggiamenti per il prossimo anno. Di sicuro verrà confermata l’uniforme dei portatori del simulacro della Madonna che, a da quest’anno, indossano una maglietta azzurra con l’immagine della Madonna del Rosario ed un fazzoletto al collo intrecciato proprio con una corona del Rosario.
“Adesso – concludono dal Comitato – pensiamo alla preparazione del presepe natalizio. Come ogni anno vorremmo che questo momento possa rappresentare una occasione di riflessione sul senso del Natale”.
“Questo era il ventesimo anno in cui la nostra parrocchia celebra la festa esterna della Madonna del Rosario – conclude il parroco Carmelo Leggio e – come sempre il nostro impegno come Parrocchia è quello di essere, nella città di Ragusa, un modello di unità, un esempio di carità. Soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la povertà economica e relazionale rischia di aumentare il disagio e la distanza tra le persone”.