FESTA DELL’UNITA’: C’E POCO DA FESTEGGIARE

Si terrà a Ragusa questo fine settimana la Festa dell’Unità organizzata dal PD. Non si riesce a comprendere cosa abbia da festeggiare questo partito.

Ci limitiamo solo a tre questioni importanti, per dimostrare il ruolo reazionario, filopadronale e militarista del Partito Democratico.

1) MUOS. Il governo Crocetta ha autorizzato i lavori del MUOS basandosi in mala fede su una relazione dell’Istituto Superiore di Sanità che l’esperto Verificatore nominato dal Tar, il prof. D’Amore, de La Sapienza, ha smontato pezzo per pezzo, ribadendo tutti i pericoli connessi al MUOS per la salute delle persone, per l’ambiente e per la sicurezza dei voli aerei su Catania come su Comiso. Il PD anche in Senato e Camera ha – pochi mesi fa – a maggioranza bocciato una mozione anti-MUOS sulla base della relazione dell’ISS.

2) Lavoro. Con il “job act” si stanno smantellando le residue conquiste dei lavoratori, livellando al ribasso i diritti, precarizzando il mondo del lavoro e la vita di milioni di persone, ampliando la schiera già vastissima dei disoccupati e dei disperati. Il tentativo di eliminare l’art. 18 dimostra da che parte sta questo partito: quella di Confindustria e di Berlusconi.

3) Trivellazioni. Con il decreto “sblocca Italia” Renzi ha dato il via libera alla trivellazione selvaggia del nostro mare e del nostro territorio: un favore ai petrolieri, tutto a danno della pesca, del turismo e della salvaguardia ambientale.

In tutti e tre i casi citati, la volontà della popolazione, dei lavoratori e delle stesse amministrazioni locali viene calpestata come avviene in qualsiasi regime.

Non riusciamo a capire le argomentazioni di quanti si meravigliano per il cambio di casacca di Nello Di pasquale, transitato da Forza Italia a Territorio, al Megafono, al PD: non è Nello ad essere cambiato; lui è rimasto quello di sempre, un uomo di centro-destra fedele ai suoi principi; è il PD ad essere cambiato e a collocarsi, adesso, sul terreno della destra italiana.