E’ appena uscito per la casa editrice ISMECAlibri di Bologna il volume “Finalmente donna” della vittoriese Alessandra Di Martino. Un libro in cui l’autrice racconta la sua vicenda di transessuale dalle prive avvisaglie adolescenziali della sua diversità fino all’intervento chirurgico che ha , finalmente, trasformato il suo corpo da uomo in donna. Si tratta di pagine scritte con il coraggio e la consapevolezza dei suoi risvolti pubblici e sociali, un libro vero, raccontato senza falsi pudori, con l’orgoglio della propria diversità.
“Finalmente donna” è un libro che va letto senza pregiudizi, anzi, con la consapevolezza che il percorso di ogni essere umano verso il raggiungimento della propria identità sessuale merita ogni rispetto, e qui, in queste pagine emerge una umanità così straordinaria che, per certi versi, diventa un esempio di civiltà e d’amore. Alessandra Di Martino, racconta la sua storia personale, affrontando le inevitabili critiche dei benpensanti e di quanti ancora considerano il transessualismo come una devianza sessuale, se non peggio.
Dalle pagine del libro emerge una storia intima,personale, sofferta, ma che inevitabilmente è anche la storia, di tanti altri transessuali le cui vicende sono simili a quella dell’autrice. La Di Martino inizia il suo racconto a partire dalla sua adolescenza, quando inizia il primo confronto in famiglia, le prime incomprensioni, l’isolamento, la difficoltà a far comprendere ai famigliari il proprio stato. Poi la presa di coscienza della propria solitudine, la sopravvivenza ai margini di una società che non ha alcuna considerazione umana per i transessuali, obbligandoli spesso a prostituirsi per sopravvivere, la ricerca impossibile di una dimensione umana, sociale, fino all’intervento chirurgico che corona il suo sogno di essere donna.
La storia, autobiografica, raccontata dall’autrice con tanta sincerità, per lei è anche una vittoria, l’emergere da uno stato di confusione verso la “normalità” anche se la normalità così come la intende la maggioranza della gente non è altro che una convenzione, in cui però tanti altri transessuali meno fortunati di Alessandra Di Martino, per debolezza umana o per le inevitabili complicanze psicologiche, restano coinvolti, vivendo una vita di soprusi, di incertezze e di prevaricazioni.
Dalle pagine del libro emerge anche un mondo e un contesto sociale molto particolare, dove si muove con contraddizione parte della nostra società abituata ad indossare la “maschera” sociale del perbenismo e della falsa borghesia. Così accade che intorno ai transessuali, come racconta l’autrice del libro, si muove un mondo di gente “perbene” che sfrutta i loro bisogni di sopravvivenza per soddisfare una becera e frammentaria sessualità fine a se stessa, dimenticando che, spesso, dietro un transessuale, c’è una storia di prevaricazione, di violenza, di abusi, di intolleranza , che si unisce agli inevitabili fragilità psicologiche di alcuni che, in questo contesto di sfruttamento finiscono poi per soccombere. Ecco perché “Finalmente donna” è una storia esemplare, perché non è la storia di Alessandra ma la storia emblematica di un percorso di vita che accomuna tante persone. Un percorso che merita rispetto e comprensione da parte di tutti e che ci fa prendere coscienza di un fenomeno che va inquadrato in un preciso contesto di rispetto umano e civile che aiuti tutti i transessuali all’inserimento sociale con gli identici diritti degli altri senza tabù e pregiudizi di sorta.