Nella decorsa nottata, alle ore 04:00 circa, i Carabinieri della Tenenza di Floridia sono intervenuti in via Boschetto su segnalazione pervenuta al 112 da parte di alcuni cittadini che hanno notato una persona all’interno di una vettura, apparentemente senza segni di vita. Giunti sul posto i militari dell’Arma hanno effettivamente constatato il decesso del conducente, identificato in Sebastiano Sortino, classe 1967, titolare dell’omonimo panificio sito nel centro, il cui cadavere appariva riverso sul sedile di guida con rivoli di sangue sul collo. I Carabinieri di Floridia sono stati immediatamente raggiunti dai colleghi di Siracusa per effettuare il sopralluogo ed i rilievi utili a ricostruire la scena del crimine e comprendere la dinamica dell’efferato delitto. Dai primi accertamenti è infatti emerso che l’uomo è stato attinto all’altezza della spalla sinistra da un colpo di pistola che avrebbe reciso l’aorta mammaria. I Carabinieri hanno rinvenuto complessivamente cinque bossoli disseminati lungo la via, distanti alcuni metri dalla vettura, segno che il fatto si è svolto in tempi brevissimi. La vettura della vittima è stata sottoposta a sequestro e, al momento dell’arrivo degli operanti, presentava il finestrino lato guida abbassato ed il lunotto posteriore infranto. Un colpo è stato rinvenuto conficcato nella serranda di un internet point presente nella zona. Sono in corso le indagini per comprendere se l’omicidio debba essere inquadrato nell’ambito della criminalità diffusa, anche come tragico epilogo di altro reato, o vada ricompreso negli ambienti del crimine organizzato, ipotesi questa al momento poco probabile.
CITTA’ GIARDINO (SR). CONTROLLO DEL TERRITORIO. ARRESTATO MENTRE RUBA TUBI IN RAME DA UN CENTRO COMMERCIALE
I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto aggravato, Campanile Luciano, classe 1986, già noto per precedenti specifici, sorpreso all’interno dei locali di un dismesso centro commerciale di Città Giardino mentre era intento ad asportare alcuni tubi in rame dall’impianto di condizionamento aria. Il peso complessivo della refurtiva, tutta recuperata e restituita all’avente diritto, ammonta a circa una cinquantina di chili del prezioso metallo. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.