“FONDAMENTALE ESPRIMERE UNA CRITICA DISCONTINUITÀ CON LA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE”

Un netto rifiuto delle primarie di coalizione che dovrebbero riproporre il prossimo 14 aprile a livello locale l’alleanza regionale che sostiene Rosario Crocetta. Questa la posizione per le prossime elezioni amministrative espessa del Secondo circolo del Pd martedì pomeriggio in conferenza stampa. Al tavolo, accanto al senatore Gianni Battaglia, l’ex consigliere provinciale Angela Barone, Valentina Spata ed il consigliere comunale Nino Barrera.

“L’analisi delle condizioni in cui si trova Ragusa è impietosa nei confronti di chi ha governato la città negli ultimi anni. Pensiamo – sostiene Battaglia – che ci sia stata una percezione tardiva del declino o peggio, una colpevole superficialità nelle scelte di amministratori simili più a cicale che non a formiche. Abbiamo inoltre la sensazione che, sotto profilo finanziario, ci sia molta più polvere sotto al tappeto. In questo clima di sconforto ed incertezza pensiamo ci sia bisogno di aprire nuovo corso, una nuova fase della politica.

C’è bisogno di altro rispetto a quello che si sta facendo – spiega – noi non condividiamo inopinate ed improvvisate alleanze in contraddizione con i percorsi che hanno contraddistino un partito come il nostro ed in generale le forze di centrosinistra. Non entriamo nel merito delle singole candidature, tutte autorevoli e dignitosissime, ma nessuno da solo può determinare le condizioni per cui ci possa essere una coalizione vincente nel senso del cambiamento. Rispetto al salto nel buio e all’avventura rappresentata da alcune scelte politiche e rispetto alla mera acritica continuità con la recente amministrazione – continua – noi pensiamo che ci sia bisogno di una critica discontinuità che metta insieme tutte le forze che condividano questo indirizzo. Fermiamoci un minuto, azzeriamo e ricominciamo da capo. Occorre costruire una solida coalizione sulla base di un coerente ancoraggio programmatico. Subito dopo decideremo come arrivare a sintesi per definire i nomi. 

Cominciare al contrario è un errore – conclude – che non ci porterà a vincere ma addirittura a perdere consensi. Una scelta che ci fa fare passi indietro rispetto a quel lavoro di netta opposizione che ha contraddistinto il Partito democratico in consiglio comunale in questi anni. La soluzione non può essere quella proposta”.