Il cantautore catanese era rimasto affascinato dalla storia del frate francescano Giovanni Morifet, che dopo aver fondato il convento, nel 1500, decise di cavarsi vivo dentro una grotta fino alla fine dei suoi giorni, senza mai più avere rapporti con gli umani.
Aveva espresso il desiderio di visitare il Convento della Croce Franco Battiato, per la seconda estate consecutiva in vacanza a Scicli.
E così, stamani, accompagnato dal sindaco di Scicli Franco Susino e dall’assessore Vincenzo Iurato, Battiato ha vissuto l’esperienza mistica del silenzio del convento sciclitano.
Pace, serenità, raccoglimento spirituale. Tutti temi percorsi da Battiato nella sua musica, ma anche nei suoi quadri e nei suoi film, e che a Scicli hanno trovato una grande concentrazione di energia.
“E’ la seconda estate che trascorro a Scicli. Mi piace perché è una citta pulita, e non è facile oggi, in Sicilia e in Italia, tenere pulita una città. Mi piace perché è vivibile, è ricca di cultura e di attenzione per i fatti culturali. Sto bene qui, è la seconda estate che trascorro a Scicli e sono sicuro di tornare”.
Il sindaco ha simbolicamente consegnato le chiavi della città al cantautore, facendogli dono di una pergamena che recita: “Mediterranee dissolvenze e magiche atmosfere hanno fatto del Nostro territorio un antico crocevia di popoli e culture.
Franco Battiato, riconfermando anche quest’anno la sua predilezione per questa Terra, ha saputo sapientemente cogliere e poi filtrare attraverso la sua indiscussa sensibilità artistica queste sensazioni.
Grazie, Maestro, per aver condiviso con noi attimi preziosi degli incanti che le Sue parole costruiscono e la Sua splendida musica c’ispira, per aver fatto, anche quest’anno, di Scicli il centro di gravità permanente della Sua anima”. Battiato è si è spinto fino alla grotta del frate francescano che fondò il convento, ammirando da lì le grotte di Chiafura, abitate dai poveri fino agli anni cinquanta, affacciandosi dalla bifora che offre un panorama mozzafiato sul centro storico della città.
“Questi luoghi sono la mia storia, la mia vita”.