GIANRICO CAROFIGLIO OSPITE DI “INVITO ALLA LETTURA”, POMERIGGIO LETTERARIO PRESSO LA BIBLIOTECA CIVICA

La sala lettura della biblioteca comunale ha ospitato lo scrittore Gianrico Carofiglio. La grande affluenza di pubblico conferma la bontà dell’iniziativa, di vero spessore culturale, fortemente voluta dall’assessore comunale alla cultura, Sonia Migliore.

“Lanciamo un messaggio importante alla città – afferma l’assessore Migliore – ovvero che la biblioteca è un luogo aperto a tutti, un luogo di cultura attiva. “Invito alla lettura” non termina certo oggi – assicura – abbiamo in programma moltissime iniziative a partire dalla mostra sulla letteratura femminile che sarà inaugurata il 3 aprile e che sarà aperta per tutto il mese. L’incontro con gli autori tornerà a maggio e – confida l’assessore – abbiamo in ballo un vero colpaccio. Una scrittrice di fama che speriamo confermerà la sua presenza. La biblioteca è una nostra creatura – conclude Sonia Migliore – e nonostante i pochi fondi a disposizione stiamo facendo il possibile e di più per renderla un polo d’attrazione culturale della città”

Un appassionato Carmelo Arezzo ha presentato il nuovo libro di Carofiglio, “Il silenzio dell’onda”, ennesimo successo dello scrittore barese del quale Arezzo ha elogiato il piglio narrativo e la capacità di descrivere, attraverso poche battute, una società come la nostra, complicata e piena di amare contraddizioni.

Gianrico Carofiglio ha parlato poco dell’ultima opera, mentre ha citato tanti altri suoi successi per spiegare cosa rappresenti per lui la scrittura e che rapporto ha con le sue opere.

“I libri esistono solo perché ci siete voi a leggerli – esordisce Carofiglio –. Io non amo molto le descrizioni ed infatti nei miei libri non eccedo mai. Chiunque di voi ha in mente che aspetto abbia l’avvocato Guido Guerrieri, o Francesco (il protagonista de “Il silenzio dell’onda”) sebbene io non li abbia mai descritti. Questa è la magia della lettura, la capacità di appropriarsi di un racconto e di renderlo una cosa nuova, inedita. I libri, una volta scritti – afferma – appartengono a chiunque li legga.”

Un percorso letterario avvincente che ha coinvolto i tantissimi appassionati che affollavano la sala lettura. Molte le domande, a cui lo scrittore ha risposto volentieri, citando a sua volta brani e leggendo addirittura alcuni dialoghi tra lui e Tex Willer, alla base di un racconto pubblicato in “Non esiste saggezza”, che sintetizzano perfettamente il ruolo fondamentale che secondo lo scrittore barese i personaggi letterari, che spesso pretendono un ruolo diverso da quello pensato per loro, quasi un’esistenza autonoma, rispetto agli scrittori:

«Tex W.- Lei sa cosa c’è negli spazi fra le vignette?
…C’è tutta la vita che non è mai stata raccontata. Ci sono le vicende che non diventano storie – per scelta o più spesso per caso – e si perdono nei gorghi del tempo che passa. Ci sono le occasioni non colte, le cose che non vogliamo ricordare o non vogliamo sapere di noi stessi e degli altri. Gli spazi fra le vignette sono il sottosuolo della nostra coscienza».