I solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe, tenutisi nel meno consueto periodo settembrino, sono stati chiusi, ieri a Giarratana, dalle due tradizionali processioni che hanno ravvivato le vie del centro. La prima a mezzogiorno quando l’uscita del simulacro è stata salutata, tra un’esplosione di colori, da una folla festante di fedeli e devoti che hanno voluto rendere onore al patriarca.
Sono gli stessi che hanno seguito con trasporto il giro per le vie del nucleo storico del centro montano. L’artistico e pesante simulacro è stato portato a spalla lungo il tradizionale giro storico con la visita alla Patrona della cittadina, la Madonna della neve, nella basilica di Sant’Antonio abate, e al Patrono, San Bartolomeo, nella chiesa a quest’ultimo intitolata. Una circostanza apprezzata da tutti dopo i due anni di fermo a causa della pandemia. In serata, poi, sempre dalla chiesa Madre, l’altra uscita alla presenza dei rappresentanti istituzionali.
Il percorso seguito ha toccato le vie principali della Perla degli Iblei sino al rientro, registratosi a tarda sera. Subito dopo, il simulacro è stato riposto nella cappella dell’altare maggiore. Prima, però, c’è stato spazio per lo spettacolo pirotecnico. Un altro momento partecipato e significativo, ieri, della giornata conclusiva dei festeggiamenti, è stato rappresentato dalla tradizionale cena sul sagrato della chiesa Madre grazie alla quale è stato possibile raccogliere i fondi che saranno poi devoluti in beneficenza. Le due processioni sono state accompagnate dalla banda musicale “Vincenzo Bellini” di Giarratana.
Tra gli altri momenti da mettere in rilievo il partecipato concerto dei Q-Beta che, tenutosi sabato sera in piazza Vittorio Veneto, ha saputo richiamare gli appassionati provenienti da ogni parte della provincia. Anche altri momenti che hanno caratterizzato questa edizione della festa, forse una tra le più partecipate rispetto a quelle degli anni precedenti la pandemia, sono meritevoli di considerazione.
Quest’anno, dunque, la comunità dei fedeli di Giarratana ha avuto l’opportunità di celebrare per due volte il santo patriarca, nel tradizionale periodo di marzo e in quello un po’ meno usuale di settembre. Dopo la reposizione del simulacro nella cappella dell’altare maggiore, l’appuntamento è stato rinnovato alla prossima primavera quando San Giuseppe tornerà di nuovo ad essere acclamato dai propri devoti e fedeli.