Le feste natalizie sono alle porte. Ci attendono un paio di settimane di svago, abbuffate e pomeriggi di ozio con famiglia amici. Sicuramente ciascuno avrà le proprie tradizioni da rispettare, ma almeno una serata la dedicheremo tutti a qualche gioco in compagnia. Che sia di carte, da tavolo o con i numeri, il gioco fa parte della nostra tradizione, con le dovute variazioni regionali sulle quali ci troviamo sempre a litigare, ognuno di noi convinto che la propria variante sia quella giusta. Ma allora… che giochi ci aspettano per queste festività?
Dare i numeri, a volte, è cosa gradita
A Natale o a Capodanno – ma perché no, anche nei giorni che intercorrono – è inevitabile concedersi una tombola. Tentare la sorte è intrinseco nel nostro modo di essere. Se poi si possono vincere dei premi, perché non fare un tentativo? La tombola è parte della tradizione nazionale dal 1600 circa, quando i napoletani la crearono come alternativa al lotto, gioco già radicato nella città partenopea, che era stato proibito durante la settimana di Natale in seguito a un accordo tra il re Carlo di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. O almeno così vuole la leggenda. Da lì che i napoletani presero i primi 90 numeri del lotto, li misero in una cesta di vimini, si crearono cartelle fai da te con dei numeri scritti a caso e iniziarono a giocare. Oggi la tombola è apprezzata per due ragioni: la facilità di gioco e lo spirito di convivialità. Il bello della tombola è ritrovarsi tutti insieme, cartella alla mano, e sperare che i numeri estratti siano contenuti nella propria cartella. D’altronde, ne bastano solamente due (ambo) per gridare a una piccola vincita. Oppure tre (terno), quattro (quaterna) o cinque (cinquina), e qualcuno dei premi in palio diventa nostro. Dopotutto, i regali sono cosa apprezzata, in special modo durante le festività natalizie, e la tombola ci permette di ambire a una lista di premi anche succulenti. Chissà, magari con una tombola tocca un bel weekend per due in una località esotica!
Quando avere un asso nella manica significa barare
Un mazzo di carte è sempre una buona compagnia. Spagnole o francesi, la varietà di giochi tra cui possiamo scegliere è amplia. Un gioco divertente da provare è il Mercante in fiera che, più che sulla bravura o la strategia, punta sulla fortuna ed è ideale per Natale: non impone un limite di giocatori. Si gioca con due mazzi e si sceglie un mercante o banditore, che dovrà sfoggiare tutto il suo estro per intrattenere i giocatori. Sarà lui a mettere all’asta le carte che rimangono a lui in cambio di soldi e intavolare delle contrattazioni, ma tutte le decisioni dipendono da lui. O la va, o la spacca. In alternativa, altro gioco popolare è Sette e mezzo, originario della Sicilia. Sebbene di carte, viene considerato anche come gioco d’azzardo e, infatti, si trova sulle piattaforme di gioco online, magari come Super Fun 21, gioco diverso che, tuttavia, intrattiene molte similitudini con Sette e mezzo e come variante del Blackjack. In Sette e mezzo, i giocatori giocano contro un mazziere e devono avvicinarsi al punteggio di sette e mezzo senza “sballare”, cioè oltrepassarlo. Colui che totalizza il punteggio con due sole carte diventa il mazziere successivo. Da ultimo, perché non provare anche Saltacavallo, o Cucù o Re che salta. I giocatori ricevono una carta dal mazziere e decidono se passare la carta o tenerla, purché si riesca a non rimanere con la carta più bassa in mano, altrimenti si perde. Insomma, giocare a carte può fare solo che bene.
Disegna, rispondi, costruisci: giochi da tavolo per ogni gusto
In alternativa a tutto questo, i giochi da tavolo regalano altrettante emozioni. Possiamo mettere alla prova le nostre capacità grafiche, la nostra conoscenza enciclopedica, le nostre abilità strategiche o imprenditoriali, semplicemente scegliendo il gioco più adatto che ci offre il mercato. Pictionary, per esempio, può tirare fuori l’artista che è in noi. O anche no. Ma perché non provarci? La sfida consiste nel saper rappresentare visivamente ciò che compare scritto nel cartellino che peschiamo in modo sufficientemente chiaro perché i nostri compagni di squadra possano indovinarlo. è così che segniamo punti e marciamo verso la vittoria. Se, invece, il nostro punto forte è la cultura enciclopedica e la conoscenza del mondo, allora un qualche Trivial Pursuit è lo strumento perfetto per…insegnare a tutti una lezione, anche di femminismo. Storia, geografia, spettacolo, arte e letteratura, hobby e sport, natura e scienza sono i campi su cui sono formulate le domande a cui dobbiamo saper rispondere per aggiungere un punto al nostro tabellone. Se al posto del punto, preferiamo rimpinguare di denaro le nostre casse, c’è un classico imperituro: il Monopoli. Le nostre abilità imprenditoriali e strategiche vengono qui testate: se sappiamo prendere le giuste decisioni edilizie e concludere le giuste compravendite, non c’è magnate che sia fuori dalla nostra portata. Il prossimo Paperon de Paperoni saremo noi, senz’ombra di dubbio.