GIORGIO MIRABELLA VITTIMA DI VILI E BECERI ATTACCHI ANONIMI SU UN SOCIAL NETWORK

Seduta quella di venerdì pomeriggio, dedicata all’attività ispettiva, caratterizzata da una comunicazione del Consigliere di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella.

In apertura delle comunicazioni il consigliere ha voluto segnalare un episodio increscioso di cui è stato vittima e che lo riguarda in merito all’attività politica che svolge e al suo ruolo di consigliere comunale.

Accennando alle sue caratteristiche di uomo e di politico che ha sempre rispettato tutti, pronto eventualmente a chiedere scusa quando si è reso conto di aver potuto sbagliare, ha ripercorso le tappe della sua carriera politica che lo ha visto passare da semplice consigliere di circoscrizione a consigliere più votato nella maggioranza che sosteneva l’ex Sindaco di Pasquale, oggi rappresentante di una Lista Civica che ha ottenuto il 9% dei consensi, al pari di liste assai più blasonate.

L’episodio di cui è stato vittima, secondo Mirabella, offende non tanto la sua persona e il suo ruolo, come ha evidenziato nel suo intervento, ma colpisce gravemente tutti gli occupanti dell’aula consiliare perché con una azione vile e spregiudicata colpisce l’istituzione senza ritegno alcuno.

Da parte di un anonimo che si cela dietro il nome di “stregacomandacolori”, di cui sono palesate le simpatie politiche è stato definito, fra altri epiteti di vario tipo, anche ‘mafioso’ per determinati atteggiamenti che sarebbero emersi durante i lavori d’aula.

Mirabella considera l’utilizzo del social media importante ai fini della valutazione dell’offesa ricevuta, ma ancora di più ritiene grave che si utilizzino frasi ingiuriose per colpire la persona di parte politica avversa.

Ma ciò che ha lasciato di stucco non solo il Mirabella ma anche i consiglieri, e sicuramente lascerà inebetita l’opinione pubblica, è il fatto che, un consigliere comunale, ben identificato e che ha ammesso la sua colpa, ha cliccato ‘mi piace’ per condividere il giudizio espresso sul Mirabella.

Giustamente, nel suo intervento, il consigliere ha ritenuto colpevole allo stesso modo chi ha avallato il misero atteggiamento.

Questo è quello che offre oggi il Consiglio Comunale e che si lascia al giudizio dei lettori e dell’opinione pubblica. Ha fatto bene Mirabella a richiamare l’opportunità di un gesto di scuse verso l’intero consiglio e a consegnare attestazioni dell’inutile gesto al presidente del Consiglio Comunale al fine di archiviare il materiale che possa costituire monito per i componenti presenti e futuri del civico consesso.

Si tralascia di commentare l’accaduto, nell’incapacità di trovare le parole adatte a criticare il gesto inconsulto dell’autore dell’offesa e di chi, scelleratamente, inconsapevole del ruolo che riveste, ha voluto condividere l’opinione pubblicamente.

Tutte improntate alla massima solidarietà verso Mirabella le considerazioni dei consiglieri, da Sonia Migliore, che ha auspicato la comprensione di un messaggio forte che deve far comprendere come l’avversario politico non sia un nemico, ad Angelo La Porta che ha messo in evidenza come, più volte, ci siano stati interventi al limite della decenza.

Accalorato l’intervento di Mario Chiavola che, identificando la parte politica di provenienza dell’insano gesto, ha auspicato una netta presa di posizione critica da parte degli appartenenti alla stessa area politica.

Mario D’Asta ha considerato che il dissenso e la non condivisione che diventano odio costituiscono un problema culturale che richiede opportuni interventi pedagogici per spiegare le ragioni dell’errore.

Il consigliere Agosta ha espresso massima solidarietà al collega, invitando, nel contempo, a non  concedere troppa enfasi all’accaduto che può essere ricondotto nei binari di un intervento scomposto (di mente scomposta, aggiungiamo noi).

Carmelo Ialacqua si è soffermato sulla piaga del web ormai popolato da interventi indegni e, quasi sempre, celati dal vile anonimato.

Anche l’Assessore Martorana ha espresso la solidarietà, anche a nome dell’amministrazione, per le espressioni non felici e non corrispondenti alla persona, considerando le difficoltà innegabili di limitare il web, cosa che, fra l’altro, unanimemente, è considerata poco opportuna.

Si attendono ora quelle che possono essere le decisioni di Giorgio Mirabella, in merito ad eventuali azioni da intraprendere a tutela della sua onorabilità, indecentemente colpita, nei confronti dei responsabili di cui sembra si sia vicini ad accertare l’identità.