“Siamo certi che l’aiuto dall’alto non mancherà nella festa che stiamo celebrando. Ecco perché con fiducia innalziamo i nostri occhi al glorioso Patrono San Giorgio perché benedica la nostra città e ottenga per tutti dal Signore grazia, prosperità e salute”. E’ arrivata puntuale, ieri sera, dopo l’ingresso nel Duomo di Ibla, l’invocazione del parroco don Pietro Floridia a conclusione dell’intensa seconda giornata di celebrazioni in onore del santo cavaliere. Celebrazioni che sono servite a chiarire, caso mai ce ne fosse ancora di bisogno, quanto forte sia il legame dei fedeli, oltre che dei devoti, con il proprio Patrono. Un legame indissolubile, speciale, fatto di preghiere e di ex voto, un legame che dura dalla notte dei tempi e che, con il trascorrere dei secoli, sembra diventato sempre più inscindibile. I riti religiosi che hanno caratterizzato le giornate di venerdì e sabato sono risultati affollatissimi. Anche per il messaggio che è stato lanciato dai vari sacerdoti che si sono succeduti nelle celebrazioni. Sacerdoti che hanno voluto mettere in rilievo la specificità del ruolo del santo cavaliere. Tra i momenti più significativi quello tenutosi all’Ecce Homo, ieri mattina, con la presenza dei piccoli studenti dell’istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” che hanno ascoltato con estrema attenzione il racconto sulle gesta del santo cavaliere. Poi, la celebrazione del parroco di Santa Maria Ausiliatrice, don Nino Aprile, alla presenza del direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che ha puntato la propria attenzione sul sostegno da fornire agli ammalati. E sempre al conforto per chi sta male si è voluta focalizzare l’attenzione, ieri sera, durante la processione di ritorno dal centro storico di Ragusa superiore verso Ibla, quando il simulacro ha sostato, dopo la chiesa di Santa Maria delle Scale, davanti alla Madonna di Lourdes. Un momento molto suggestivo. La stessa suggestione che ha pervaso i fedeli in occasione della celebrazione dei Vespri effettuata, alla presenza del simulacro, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Salesiani) come a volere tributare onori molto sentiti al Santo patrono. Quella di questi due giorni, inoltre, è stata la festa dei devoti portatori che hanno potuto manifestare tutto il proprio fervore nei confronti del santo all’insegna dell’invocazione “Truonu viva”. Una manifestazione di devozione ancora più spiccata quando c’è stato l’incontro, in Cattedrale, con i portatori di San Giovanni Battista. Intanto, l’associazione “San Giorgio” che cura l’organizzazione dei festeggiamenti rende noto che parte del ricavato della raccolta dei fondi effettuata durante il periodo della festa sarà devoluto in beneficenza alla San Vincenzo parrocchiale. Oggi, infine, la processione conclusiva a cominciare dalle 19,30 con il simulacro del santo cavaliere e l’Arca santa per le principali vie di Ragusa Ibla.