Stamani nella sala consiliare del comune montano si è svolta la conferenza stampa sul convegno che si terrà mercoledì a Chiaramonte Gulfi. Per la prima volta si farà un convegno a livello nazionale sull’interessante figura dell’Archeologo Cultrera che ha lavorato presso la soprintendenza della Sicilia succedendo Paolo Orsi per poi essere trasferito a Genova. Ricordiamo che a lui si deve la fondazione del museo di Tarquinia, che ordinò e diresse, come quella dei musei di Villa Giulia e delle terme quando era sopraintendete alle antichità di Roma e del Lazio. Cultrera nella sua città natale Chiaramonte Gulfi, dove vi morì, si occupò della chiesa di Santa Caterina opponendosi alla scelta di abbatterla così da essere definitivamente cancellata dalla memoria e dall’assetto urbanistico della città. “Trovo che sia interessante conoscere questa figura che ha contribuito alla salvaguardia della storia locale e non – dice il sindaco Fornaro- infatti abbiamo subito sposato il progetto che prevedeva questa giornata intensiva su Cultrera. Io mi sono appassionato da subito alla storia della chiesa di Santa Caterina e questo convegno penso che riuscirà ad appassionare anche le nuove generazioni”. Il convegno permetterà di rendere note le ricchezze del territorio ricche di storia agli studenti della scuola. Al convegno saranno presenti relatori illustri del panorama nazionale come la dottoressa Lucilla de Lachemal, ministero per i beni culturali, la dottoressa Panvini, sopraintendente dei beni culturali di Ragusa, Giovanni Distefano, direttore del parco archeologico di Kamarina, il nipote Giuseppe Rizza e lo storico locale Giuseppe Cultrera. “Il convegno sarà un occasione per rendere omaggio a Cultrera e riportare alla luce un tassello importante della nostra storia – dice l’assessore alla cultura e pubblica istruzione, Laura Turcis – inoltre in tale sede si potrà conoscere la figura dell’archeologo nelle sue diverse sfaccettature”. Ricordiamo che il convegno è organizzato dal comune di Chiaramonte in sinergia con la Regione Sicilia ed il Centro Studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa, quest’ultimo da sempre attenti alle iniziative di carattere culturale. Al convegno si avrà modo di ascoltare i racconti dell’archeologa Paola Pelaggatti, che è stata l’ultima studiosa che ha lavorava alla sopraintendenza di Siracusa a fianco al professore.