A seguito della sentenza di assoluzione emessa in data 2 aprile 2014 dalla Corte d’Appello di Catania perchè il fatto non sussiste, in difformità di quella del Tribunale di Ragusa che aveva condannato il dott. Carmelo Iozzia, arriva ora la opportuna decisione del dir.generale dott. Maurizio Aricò di riportare il medico alla vecchia sede dell’Ospedale Civile di Ragusa. Con ordine di servizio del 9 settembre scorso infatti, per il dirigente medico dott. Carmelo Iozzia ,è stato disposta l’assegnazione presso la U.O.C. di chirurgia generale del P.O. dell’Ospedale “Civile” di Ragusa a far data dal 16.9.2015″ poichè son “venute meno delle motivazioni poste a base dell’avvenuto trasferimento d’ufficio presso la U.O.C. di chirurgia generale del P.O. dell’Ospedale “Maggiore” di Modica”.
Un atto “dovuto” quello del dott. Aricò che di fatto chiude l’ amara vicissitudine che coinvolse il dott. Carmelo Iozzia nella più grande vicenda del dott. Ignazio Massimo Civello ed altri che i nostri lettori ricorderanno per aver suscitato molta impressione nell’opinione pubblica per i reati addebitati all’allora primario di chirurgia del Civile di Ragusa (e molto parzialmente al dott. Carmelo Iozzia che come abbiamo detto è stato completamente assolto.)
A partire da mercoledì prossimo il dott. Iozzia tornerà nella “sua” chirurgia di Ragusa verosimilmente accolto con simpatia dal personale. Ma chi restituirà le umiliazioni, le difficoltà ,il disappunto per una sentenza di condanna resa dopo nulla dalla Corte d’appello di Catania?
Saputo del trasferimento della sede di servizio abbiamo chiamato il dott. Iozzia per una breve ma significativa intervista alla quale egli, scusandosi per il rifiuto, si è dichiarato contrario anche “se ne avrebbe avuto cose da dire, anche contro il sistema che lo ha fatto soffrire per tanto tempo e che per fortuna, con la sentenza di assoluzione della Corte d’appello nel processo egregiamente sostenuto dal suo difensore avvocato Enrico Platania, tutto si è risolto al meglio.
Per quanto ci riguarda vogliamo suggerire al dott. Iozzia, di “dimenticare” tutte le traversie patite in questi anni e ricominciare con animo sereno la sua attività professionale là in quella divisione di chirurgia dove l’aveva svolto senza alcuna ombra ,e con la massima abnegazione.
Aggiungiamo ,se ci è concesso prendere in prestito una citazione del Mahatma Gandhi: “Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio, chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince”.