GLI AUGURI DI STARTSCICLI ALLA BIBLIOTECA COMUNALE C. LA ROCCA

Da diversi anni non andavamo in biblioteca, varcavamo i suoi cancelli ed entravamo nelle sue polverose stanze facendo un giro tra gli scaffali. Gli studi sono finiti da un po’ di tempo ed i dubbi “moderni” ormai si risolvono su Google, insomma, perché saremmo dovuti andare in biblioteca?

Questa domanda, semplice e naturale, trova una altrettanto semplice risposta.

I lettori più appassionati vivono spesso un rapporto morboso con i libri, non amano prenderli in prestito, devono acquistarli, tenerli e conservarli tra le loro mura domestiche, non possono accettare il concetto del “libro preso in prestito”, perché si, per molti di loro la materialità del libro continua a riscuotere un certo fascino e non cederanno mai al freddo ebook.

Poi con la cultura non si scherza, costi quel che costi, quel libro tanto indispensabile quanto costoso, faremo in modo di farlo entrare nella nostra libreria.

Ed allora, cosa dovremmo andare a fare oggi una biblioteca?

I motivi, in verità, sono tanti. In biblioteca potremmo, per esempio, andarci per semplice curiosità, giusto per entrare in un luogo che “profuma” di storia, per poter sfogliare un volume antico o per prendere visione e sfogliare l’ultima novità editoriale, senza per questo doverci sentire in obbligo di comprarla.

La biblioteca può essere un luogo di incontro, un posto dove trovare la concentrazione perduta, nel quale ritrovare l’ispirazione, o anche solo trascorrere del tempo, passeggiando tra gli scaffali inclinando la testa di qua e di là per leggere i titoli dei libri. Un luogo dove sognare, immaginare un viaggio, cercare delle risposte, anche grazie ai preziosi consigli di chi, per lavoro o per passione, conosce quei libri come se fossero elementi della propria famiglia.

La biblioteca potrebbe essere un posto in cui portare i bambini a trascorrere un pomeriggio diverso dal solito, un posto dove andare a studiare e -magari- fare qualche ricerca attingendo a fonti diverse da Wikipedia, un posto in cui andare a lavorare, con il proprio computer.

La biblioteca può essere tutto questo, ma prima di tutto essa è un luogo pubblico, perché pubblico deve essere il bene prezioso che in essa viene custodito, ovvero il Sapere. La sua esistenza ed il suo ruolo educativo contrasta, essenzialmente, la disuguaglianza sociale, consentendo a tutte le fasce sociali della cittadinanza di accedere a quel “bene comune” chiamato conoscenza, cultura.

Per questo motivo dobbiamo sentirci liberi, ogni giorno, di andare in biblioteca.

Cara Biblioteca, diamoci del tu, non sarai certo la biblioteca d’Alessandria ma nel nostro piccolo ti vorremmo dedicare quelle splendide parole contenute nel “De Bibliotheca” di Umberto Eco che riprendono magnificamente quelle di Jorge Luis Borges descritte nella sua opera “La Biblioteca di Babele”.

Ti promettiamo che verremo a trovarti più spesso, troveremo insieme il modo per non farti sentire vecchia e sola, e faremo di tutto perché tu possa innovarti e diventare grande anche nell’era dei nativi digitali.

Buon compleanno, cara Biblioteca, ed un grosso e fiducioso augurio va dato anche ai nuovi componenti del Consiglio della Biblioteca, di recente nomina, che, siamo certi, esalteranno le tue immense doti.

Per tutto questo, Ti auguriamo di rimanere un solido punto di riferimento, sempre al passo con i tempi, per noi cittadini di Scicli.