Gli incontri d’inverno. Protagonista il Centro Studi di Scicli

Tre gli appuntamenti “pensati” per conoscere meglio la vera storia della cittadina iblea. L’iniziativa è del Centro Studi e Documentazione Città di Scicli ha “pensato” a tre primi appuntamenti che si terranno fra gennaio e febbraio. Si inizia il 2 gennaio alle 18, nel salone Falcone-Borsellino di Palazzo Spadaro con “Chui o Ciui – Una lettura della differenza linguistica fra Scicli ed il circondario”. Sarà il dottor Alessio Agolino del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa a disquisire su ciò che rende diverso lo sciclitano, facendone una vera e propria isola dialettale in mezzo alle città viciniore. Il secondo appuntamento calca il solco della tradizione del Centro Studi, impegnato da sempre nel ricordo del grande terremoto del 1693.

Il 9 gennaio, presso la chiesa di Santa Maria la Nova, lo storico locale e Presidente del Centro Studi Padre Ignazio la China parlerà della “Devozione mariana a Santa Maria la Nova prima e dopo il terremoto del 1693”. Sarà un excursus iconografico, un viaggio emozionale all’interno del santuario di Santa Maria la Nova a cavallo del tempo. L’ultimo appuntamento invernale del Centro Studi è fissato per il 13 febbraio quando si ricorderà la figura di Francesco Mormina Penna esattamente a cento anni dalla sua morte; l’intellettuale socialista e repubblicano sarà protagonista di una serata particolare, sviluppata sul modello della Quaestio quodlibetalis medievale, nella quale la figura del nobile sciclitano sarà presentata dallo storico Vincenzo Burragato, vicepresidente del Centro Studi, e, successivamente chiunque potrà intervenire per scoprire le mille sfaccettature della personalità di Francesco Mormina Penna o anche presentare semplicemente le proprie impressioni a riguardo dell’illustre personaggio sciclitano.
 
 

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