Venerdì alle 20,30 arriverà al cineteatro Aurora di Belvedere Godot”. La riscrittura del capolavoro di Beckett, la sua più importante opera associata al teatro dell’assurdo, oggi riproposta con l’aiuto di Gianpaolo Renello, docente di Letteratura all’Università di Salerno ed esperto di Informatica Umanistica la rappresentazione è organizzata in collaborazione con l’associazione Morphosìs e sarà messa in scena dal regista e attore siracusano Massimo Tuccitto che salirà sul palco insieme all’allievo della Fondazione Inda Corrado Drago e la giovane attrice nigeriana Courage Odafeh.
Non è una indagine psicologica dei personaggi e non c’è una linea filosofica sul senso del capolavoro Beckettiano ma nel finale arriva “il ragazzo”, che con tutta serenità dice di conoscere bene Godot e addirittura di lavorare per lui. Il giovane quasi intimorito dallo sgomento e mal ridotto fugge via da quella infinita situazione di attesa per gettarsi nel fiume della vita al servizio del signor Godot.
“Godot è una situazione esistenziale, tutto sembra fermo nella scena ma in realtà è un viaggio, è l’evoluzione lenta di accadimenti, è un fiore, una cascata d’acqua fresca, è in cielo e la terra che danzano all’unisono, è il respiro degli esseri umani, il profumo del mare, il sole e la luna, Godot è un tutto. La completezza di un insieme – racconta Tuccitto – Se si naviga nel mondo dell’amore. Questo è il messaggio che vuole trasferire questo spettacolo imperdibile. Quando ci si pone delle domande, qualsiasi sia la propria storia, la vita risponde sempre divertendosi a smentire se stessa quasi come una burla come era lo stile di Beckett. Sarà una kermesse brillante e viva, mancano ormai solo due giorni all’arrivo di Godot”.