Leggiamo sul nostro RagusaOggi che il sindaco di Vittoria, l’avvocato Nicosia, si è congratulato (in tutta onestà non abbiamo capito se si trattava di comunicato stampa, di libere prole raccolte da “c.a.”, di comizio in piazza o casa altro, ma poco importa) con due suoi concittadini illustri.
Il primo è Luca Marin, nuotatore di livello mondiale pronto per le prossime Olimpiadi di Londra. A dirla tutta, nelle dichiarazioni di Nicosia (o almeno in quelle riportate) si citano le grandi capacità atletiche del giovane vittoriese, senza mai specificare che trattasi di nuotatore (ma per fortuna Marin è talmente noto che anche noi, che di sport non ci intendiamo molto, sappiamo di chi si tratta).
E la seconda è Cassandra che il sindaco invece descrive meglio perché “compiacimento è stato espresso per la cantante ipparina Cassandra per essere stata scelta quale finalista del Premio Bindi”.
E noi, sinceramente contenti per loro due e per la collettività tutta, ci uniamo alle congratulazioni e alle speranze del primo cittadino vittoriese.
Solo una nota, una piccolissima riserva muoviamo a quanto abbiamo letto: “La città di Vittoria può essere, a buon ragione, definita come oasi di talento, poiché sono numerosi gli esempi che l’hanno vista primeggiare in campo nazionale e internazionale”. Potremmo anche sbagliarci, ma la parola oasi ha un preciso significato, almeno in geografia: una oasi è una area di vegetazione isolata in un deserto, che di solito circonda una sorgente o una simile fonte d’acqua naturale.
Posto quindi che Vittoria sia una area di vegetazione, anche florida, non mi pare che tutto attorno sia il deserto. Cosa potrebbero pensare, senza andare troppo lontano, i comisani, concittadini di Bufalino e Fiume? E i chiaramontani con Serafino Amabile Guastella? E se volessimo limitarci a sport e musica, visti i campi d’azione di Marin e Cassandra? Allora a Comiso metterebbero sul piatto Salvatore Adamo e a Modica tutta una squadra di schermidori uno dei quali, Avola, è anch’egli in volo per Londra. Quindi viva Vittoria, città d’arte e cultura, ma non certamente (e per fortuna) una oasi. E viva anche Nicosia, sindaco verace che non perde occasione per esaltare la civiltà ipparina. Bravo, sta diventando quasi un Ciccio Aiello, suo precursore e “maestro”.