Grazie ai migranti si fanno i lavori di pubblica utilità. Qualcuno lo dica anche al ministro Salvini

Avviato un percorso di volontariato con 22 giovani migranti per lavori di pubblica utilità nelle aree attrezzate di proprietà del Libero Consorzio Comunale. Il percorso è stato avviato a seguito del protocollo d’intesa sottoscritto dall’ex Provincia, e in particolare col settore ‘Lavori Pubblici’, e i quattro circoli di Legambiente della provincia di Ragusa che a loro volta avevano firmato una convenzione con la cooperativa Filotea di Ragusa che ha il compito di coordinare l’attività e promuovere sempre più il valore del volontariato come momento di cittadinanza attiva.
I migranti sono ospiti in tre strutture gestite dalla cooperativa Filotea in tre Centri di Accoglienza Straordinari: “Ebano” di Ragusa Ibla, un altro a Marina di Ragusa “Casa del Fanciullo” e un altro Ragusa: ‘Kairo’.
Dopo una fase di formazione di base fatta da operai e funzionari del Libero Consorzio Comunale di Ragusa finalizzata all’acquisizione di competenze tecniche di base nell’uso di utensileria specifica per il giardinaggio e la cura del verde pubblico nonché di verificare l’attitudine dei giovani migranti all’attività proposta è stato avviato il percorso che ha visto i volontari impegnati nella scerbatura degli spazi aperti degli istituti provinciali, degli edifici di proprietà dell’ex Provincia ed ora anche delle rotatorie adibite a verde pubblico nelle principali intersezioni di strade provinciali.
La formazione di base ha permesso di monitorare le competenze dei migranti che hanno aderito all’invito di prestare volontariamente la loro opera e considerato che ci sono giovani elettricisti e falegnami si è provveduto a costituire dei sottogruppi per assicurare un ventaglio di prestazioni quanto più ampio possibile.
“L’obiettivo primario – dice il Commissario straordinario Salvatore Piazza – è quello di favorire percorsi educativi di accoglienza e integrazione che permettono ai migranti di conoscere il territorio che li ospita restituendo attraverso il volontariato qualcosa di utile alla comunità che li accoglie”.
Il percorso di volontariato dei giovani migranti si sta realizzando anche grazie al Protocollo d’Intesa sul volontariato firmato in Prefettura nel 2015 con il quale Istituzioni e privato sociale, hanno concordano sulla opportunità di attivare rapporti di collaborazione permanente per permettere l’individuazione di percorsi condivisi al fine di migliorare le condizioni di vita dei richiedenti asilo all’interno dei centri di accoglienza e di supportare l’attività dei soggetti del privato sociale presenti sul territorio.