La persona di cui voglio parlare è mio nonno paterno che si chiama Antonio Privitera
Lui è stato un atleta, da giovane giocava e faceva anche l’allenatore di calcio e forse molti se lo ricordano ancora.
Ha lavorato tanti anni al tribunale ma ora a 70 anni è in pensione.
Circa 2 anni fa gli è venuta un’ischemia che l’ha costretto a cambiare stile di vita. Prima usciva con gli amici, andava al circolo del tennis e andava a vedersi le partite di calcio in giro per la Sicilia, ora invece sta sempre a casa.
Prima la sua corporatura era snella ma ora è robusta perchè si muove poco e prende tante medicine, ha i capelli brizzolati e ricci.
Prima indossava vestiti eleganti, oggi invece è sempre con la tuta e le scarpe di ginnastica. Il tono della sua voce è forte e alcune volte sembra aggressivo ma con me è sempre dolce.
Lui si muove a piccoli passi aiutandosi con il tripode. Le persone dicono che si è comportato sempre bene con tutti e infatti ha tanti amici che gli vogliono molto bene. Gli interessi del nonno sono sempre legati al calcio e la sua passione nonostante gli acciacchi e l’età non è mai tramontata, infatti quando ci sono le partite in tv se le vede sempre.
Per me il nonno è una persona gentile, affettuosa e generosa e la domenica mi da sempre la paghetta per potermi comprare ciò che voglio anche se in realtà io la metto da parte per potermi un giorno andare a vedere il concerto di Violetta.
Quando sono con lui mi sembra di essere con il mio papà perchè si somigliano tanto.
Alice Privitera IV C scuola primaria Paolo Vetri
Referente giornalista Giovannella Galliano