Alloggi temporanei e Stazioni di posta per le persone senza dimora. La possibilità di avere un tetto, almeno per qualche giorno o qualche settimana, per chi – per le situazioni più diverse, dovesse trovarsi in difficoltà o senza una casa.
Sono questi alcuni dei progetti avviati dai Distretti Socio-Sanitari 43 (Vittoria, Comiso ed Acate) e D45 (Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica). I due distretti sono stati ammessi al finanziamento per i progetti avviati congiuntamente che permetteranno di realizzare nuove strutture e servizi nei sette comuni.
Nei giorni scorsi si è svolto a Vittoria un incontro tra i rappresentanti dei comuni coinvolti che hanno avviato una progettazione comune e hanno ottenuto i fondi del PNRR per realizzarli.
L’alloggio temporaneo, o housing first
Le persone senza dimora potranno accedere facilmente all’alloggio temporaneo o housing first, in appartamenti o in case di accoglienza che saranno predisposte dai comuni. Gli enti, grazie ai finanziamenti ottenuti, daranno dei servizi completi accogliendo per brevi periodi le persone in difficoltà e – al contempo – cercando di promuoverne l’autonomia e favorire una piena integrazione sociale. La soluzione temporanea ha infatti lo scopo di permettere ai soggetti svantaggiati di superare la difficoltà e trovare una propria soluzione abitativa.
“Le “stazioni di posta” e gli appartamenti per persone con disabilità
I progetti prevedono diverse tipologie di intervento: le “stazioni di posta” (con spazi multifunzionali, come lavanderie, docce, accesso Internet …) .
Inoltre sono previsti degli appartamenti per portatori di disabilità allo scopo di fornire assistenza e cura a persone con disabilità psichica e psicofisica lieve, in sostituzione o in alternativa al nucleo familiare di origine. Anche qui, l’obiettivo è garantire l’autonomia e promuovere l’accesso nel mercato del lavoro.
Sostegno alle famiglie vulnerabili e ai bambini
Un’altra importante tipologia di intervento è quella che riguarda l’assistenza alle famiglie cosiddette “vulnerabili”, che hanno difficoltà nell’adeguata gestione e nell’educazione dei figli. Spesso, nei casi più gravi, si registra l’intervento dei servizi sociali e del tribunale dei minori con l’affidamento dei bambini a case famiglia o strutture adeguate
“Il Programma – spiega l’assessore ai Servizi sociali di Vittoria Francesca Corbino – ha una finalità precisa: innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette “negligenti”, per ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine. Sono previsti interventi articolati, con vari ambiti di azione connessi soprattutto ai bisogni dei bambini che vivono in queste famiglie: Si interverrà a sostegno sia dei genitori sia dei bambini stessi”. Foto di David McBee: https://www.pexels.com/it-it/foto/inquadratura-dall-alto-del-quartiere-suburbano-1546168/