Dopo l’incontro a Palermo tra l’Assessore Regionale alla Sanità, Massimo Russo e il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa, Ettore Gilotta, la vertenza dei precari sembra avere trovato una soluzione. I quattrocento ex lavoratori dell’Asp verranno impiegati in progetti finanziati dalla Regione siciliana. Per il deputato regionale Carmelo Incardona, l’accordo rappresenta nell’immediato una panacea non indifferente per una realtà come quella ragusana in cui l’emergenza occupazionale ha già fatto scattare il campanello d’allarme. A seguito del piano di razionalizzazione e riorganizzazione dei servizi sanitari voluto dalla Regione siciliana, i servizi di pulizia e sanificazione delle strutture sanitarie vengono effettuati da ditte esterne e non più dai lavoratori che da diversi anni, con contratti a tempo e per un certo numero di ore, hanno prestato servizio all’Asp.
“Il nuovo piano sanitario provinciale – ha detto – non può passare sulla pelle dei lavoratori, a maggior ragione in una provincia in cui la disoccupazione crescente è diventata un’emergenza sociale che richiede interventi seri da parte delle istituzioni e della politica regionale”. Incardona plaude all’accordo, ma invita Regione ed Asp a pianificare il graduale inserimento dei precari. “L’affidamento delle gare d’appalto potrebbe contenere clausole che prevedano l’assunzione di alcune unità che hanno già lavorato all’Asp, all’interno dell’organico delle ditte vincitrici. Oppure l’affidamento di alcuni servizi a cooperative formate dai lavoratori che hanno già prestato servizio nell’azienda”.