I DIECI CANTIERI DI SERVIZIO CI SARANNO

Non solo la Regione siciliana ha fatto saltare tempi e impegni relativi ai cantieri di servizio, non solo il Comune di Ragusa ha subito – al pari degli altri – la penalizzazione derivante da una grande confusione, non solo l’Amministrazione comunale è costretta suo malgrado ad adempiere al proprio ruolo di interfaccia con i cittadini interessati, spiegando lungaggini inspiegabili e non certo per una propria responsabilità, ma oltre a tutto questo siamo anche costretti ad assistere al bieco spettacolo delle fantasiose ricostruzioni di qualche consigliere comunale di opposizione.

Costoro, scegliendo le argomentazioni che hanno scelto – l’elenco dei 57 progetti pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione, dai quali si evincerebbero presunte inadempienze del Comune di Ragusa – dimostrano una tale ignoranza dell’argomento da farci chiedere se sia più grave immaginarla effettivamente tale o piuttosto strumentale e dolosa.

Come ha già dettagliatamente dimostrato l’assessore comunale ai Servizi sociale Flavio Brafa, sarebbe bastato leggere i documenti, facendo il piccolo sforzo di comprenderli fino in fondo, per evitare questo gran polverone, a meno che, appunto, non lo si sia voluto sollevare volutamente. Sarebbe bastato, nella più semplice delle ipotesi, informarsi su come stanno le cose negli altri Comuni, tutti in coda rispetto allo stesso interminabile iter e tutti alle prese con gli stessi problemi, dovuti all’incapacità della Regione di gestire in modo lineare anche una procedura semplice e ormai rodata da anni come quella dei cantieri di servizio.  

Chiunque si sia premurato di seguire attentamente i vari passaggi di questa vicenda, avendo a cuore veramente – e non solo al momento di farne oggetto di attacco politico – le sorti di coloro che attendono l’attivazione dei cantieri, sa bene come stanno le cose.

E sa che nelle scorse settimane la Regione ha solo in parte sbloccato la situazione, demandando ad un decreto assessoriale il dettaglio delle voci di spesa per ogni cantiere, decreto che ad oggi non è stato ancora emanato: queste voci di spesa sono indispensabili per quantificare i finanziamenti destinati ai singoli cantieri, tenuto conto che quello complessivo deve restare contenuto entro il tetto dei 680 mila euro. Alla luce di ciò la Giunta municipale si è semplicemente premurata di incaricare dirigente di predisporre gli atti necessari per completare le schede esecutive dei cantieri, ipotizzando che con gli attuali parametri di costo sarà possibile finanziarne dieci.

E questi dieci cantieri di servizio partiranno, lo assicuriamo – ci preme in questo senso riportare la verità e rassicurare le persone interessate – , perché l’amministrazione ha svolto con assennatezza e precisione il proprio lavoro, al pari degli uffici e a differenza di questa opposizione che non perde occasione di dimostrare la propria qualità nel momento in cui si dimostra disposta a giocare in questo modo persino con le aspettative delle fasce più deboli della società.