“I FORCONI” SEMPRE PIÙ ISOLATI

La nota spiritosa di tutta la vicenda è che la gente fa la fila per accumulare benzina, ma non lo fa per il cibo, senza pensare che, in una situazione di emergenza, si può non usare l’auto ma non lo si può fare con il cibo.

Questa volta sembra che le autorità siano intenzionate a garantire le libertà della gente comune, evitando, con accurate misure di prevenzione e di controllo, che vengano commesse illegalità che possano compromettere o limitare la libertà di movimento e di circolazione dei cittadini, pur nel rispetto dell’esercizio della libertà di manifestare, costituzionalmente garantito.

Dopo il raccordo dei vertici della Questura con la Prefettura, pare sia concessa una sola autorizzazione rispetto alla piattaforma dei presidi presentata dai manifestanti che dovrebbero dare inizio alla settimana di protesta dalla tarda serata di domenica 8 dicembre.

L’unico presidio autorizzato sarebbe stato concesso in piazza Libertà, nelle adiacenze della Camera di Commercio, senza la presenza di alcun tipo di mezzo agricolo o civile.

Le decisioni sarebbero state comunicate ai responsabili del movimento dei ‘Forconi’ che si sarebbero riservati di decidere, sulla base degli ultimi sviluppi, in merito alle forme della protesta.

Particolarmente precise ed esaustive le direttive emanate direttamente dal Questore Giuseppe Gammino che, con tempestività, ha emesso il provvedimento di divieto per la manifestazione con le modalità preannunciate dagli organizzatori nei luoghi previsti a Modica, Pozzallo, Scicli, Comiso e Monterosso Almo. In particolare la nota recita che sarà vietato effettuare i presidi di protesta nelle località e con le modalità attuative specificate nel preavviso, nonché creare intralci o disagi mediante veicoli a motore di qualsiasi specie. In pratica la Polizia vuole garantire la circolazione veicolare negli snodi più importanti, a Modica nella statale 115, altezza svincolo per Scicli, dove erano previsto presidio con n. 30 mezzi, a Pozzallo, in cda Maganuco, dove il presidio avrebbe dovuto contare sull’utilizzo di n. 20 mezzi, sulla Scicli Donnalucata, previsti 30 mezzi, sulla Comiso Chiaramonte all’altezza dello svincolo per il mercato ortofrutticolo, previsti 30 mezzi, e sulla Monterosso Giarratana, dove era previsto l’utilizzo di n. 30 mezzi.

Il Questore ha fatto riferimento anche al divieto, emesso dal Prefetto, di assembramento di persone e/o mezzi nei pressi di obiettivi sensibili per la circostanza ed in ogni caso lungo tutta la viabilità in entrata ed uscita per tutta la provincia di Ragusa.

Personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, del Corpo Forestale, della polizia Provinciale, delle Polizie Municipali della provincia, saranno tutti allertati per la predisposizione dei servizi di prevenzione, con l’importante supporto della Polizia Stradale di Ragusa che pattuglierà le arterie stradali del territorio di competenza, e del Comando dei Vigili del Fuoco che potrà essere coinvolto per la rimozione eventuale di mezzi pesanti utilizzati per formare blocchi stradali.

Il fronte della protesta è comunque spaccato, con diverse organizzazioni di autotrasporto che hanno deciso di non aderire allo sciopero dei Tir.

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