Ristabilire il contatto con la temporalità naturalistica permettendo ai giovani, attraverso il contatto diretto con la natura, la conoscenza del ciclo produttivo della terra, le tradizioni, gli usi, i costumi del popolo siciliano e di tutto ciò che caratterizzava la cultura rurale. E’ questo l’obiettivo del progetto didattico educativo culturale “Antiche tradizioni agricole iblee” che l’Associazione culturale “Ricordi di terra nostra” da diversi anni rivolge agli alunni delle scuole del territorio, e che anche quest’anno ripropone con attività agresti quali l’aratura, la semina e la raccolta del grano. Un modo del tutto singolare di raccontare la storia della cultura contadina, ha spiegato Paolo Bracchitta ideatore del progetto – che concorre a preservare la memoria della comunità iblea, oltre che a offrire un importante opportunità di crescita culturale ai giovani del futuro. L’Associazione da otto anni presta la sua opera di diffusione della cultura nel contesto della realtà provinciale ragusana e siciliana svolgendo iniziative e manifestazioni dove ogni attrezzo della civiltà contadina riprende vita e funzionalità, un lavora alquanto difficile e impegnativo – ha aggiunto Paolo, in grado di riprodurre immagini storiche che rievocano il passato e regalare uniche e suggestive emozioni al pubblico. Continueremo su questa strada con grande dedizione e impegno per raggiungere gli obiettivi prefissati, intanto si lavora per un grande progetto che darà slancio al processo di sviluppo culturale della realtà iblea.