Venerdì, alle 15,00 in Piazza Galletti si è tenuta la conferenza per il Piano Regolatore del Porto.
Insieme al Sindaco Leoluca Orlando erano presenti il Vice-Sindaco Cesare Lapiana, l’Assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè e il presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando
In tale conferenza il Sindaco ha più volte rivendicato che è compito del Consiglio Comunale decidere sul controllo e la gestione dei porti dall’Arenella, all’Acquasanta e a S. Erasmo.
La vicenda risale quando , a suo tempo, la giunta Cammarata aveva deciso di consegnare i porti turistici all’Autorità portuale.
Al Suo insediamento Orlando ha cominciato una dura battaglia per restituire i suddetti porti alla competenza di Piazza Pretoria e quindi alla città di Palermo.
E’ bene ricordare che ieri con due delibere approvate in serata Sala delle Lapidi ha fatto la sua contromossa nella complessa partita a scacchi con l’Autorità Portuale per il controllo e la gestione dei porticcioli turistici e, più in generale, per la definizione del Piano regolatore portuale. La querelle va avanti da anni a colpi di ricorsi al Tar, delibere consiliari e revoche.
Nella sua relazione il sindaco ha dato spazio ad una durissima requisitoria nei confronti dell’Avvocatura di Stato, che ha sostenuto la causa dell’Autorità portuale presso il tribunale amministrativo. A scatenare l’ira di Orlando è stata una lettera che l’Avvocatura ha indirizzato all’amministrazione e nella quale, a suo dire, “vengono usate espressioni anomale e gravissime. Ho inviato copia della lettera alla Procura della Repubblica e al Consiglio superiore, oltre che al premier Enrico Letta, chiedendo che venga effettuato un accertamento sui comportamenti inammissibili di organi statali che hanno compiuto un’illegittima e illecita mortificazione dell’amministrazione e del Consiglio”.
Oggi , Il Sindaco, incalzato dai giornalisti, ha ribadito che sarà compito della Autorità Competenti valutare l’intera vicenda, sottolineando, più volte, che è competenza del Consiglio Comunale e no dell’Autorità Portuale gestire e controllare tali porti.
Infine ha ribadito che è stato l’unico ad accettare il piano regolatore portuale, privo anche della sigla d’ufficio!