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I sette fratelli Cervi in un film. In terra iblea Adelmo Cervi racconta l’epopea di una famiglia di contadini antifascisti

La storia dei fratelli Cervi rappresenta uno dei capitoli più emblematici e commoventi della Resistenza italiana contro il fascismo. I sette fratelli, figli di Alcide Cervi e Genoeffa Cocconi, sono diventati simboli di coraggio, sacrificio e lotta per la libertà. Fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 al poligono di tiro di Reggio Emilia, la loro storia è stata tramandata grazie a testimonianze e opere letterarie, mantenendo viva la memoria del loro sacrificio.

Adelmo Cervi in terra iblea

Domani, mercoledì 5 giugno, e giovedì 6 giugno, la provincia di Ragusa avrà l’opportunità di rivivere questa storia grazie alla presentazione del film e del libro “I miei sette padri” di Adelmo Cervi. L’autore, figlio di Aldo Cervi, il terzogenito dei sette fratelli, sarà presente in due incontri organizzati in collaborazione con diverse associazioni e patrocinati dai Comuni di Vittoria e Pozzallo. Gli eventi si terranno rispettivamente nella Sala delle Capriate di Vittoria alle 18:30 e in Piazza Municipio a Pozzallo alle 19:00.

Adelmo Cervi, nato pochi mesi prima della tragica morte del padre, ha dedicato la sua vita a preservare e diffondere la memoria della sua famiglia. In particolare, Aldo Cervi, nato nel 1909, è spesso ricordato per il suo ruolo di leader carismatico e per il suo impegno nell’antifascismo fin dai primi anni ’30. La sua storia si intreccia con quella di Lucia Sarzi e di altre figure della Resistenza, attraverso azioni culturali e solidali contro il regime fascista.

Il libro “I miei sette padri” di Adelmo Cervi offre una prospettiva unica e personale sulla storia dei fratelli Cervi, mescolando memoria storica e flusso di coscienza. Questo approccio permette ai lettori di entrare in contatto diretto con le emozioni e i pensieri dell’autore, che guarda al padre non solo con gli occhi del figlio, ma anche con quelli di un fratello maggiore. Questa narrazione si colloca nella scia del celebre libro di Alcide Cervi, “I miei sette figli”, pubblicato nel 1955, che è diventato un classico della letteratura sulla Resistenza.

L’evento a Ragusa non sarà solo un momento di commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria storica e sull’eredità dei valori di libertà e giustizia che i fratelli Cervi hanno lasciato. La presenza di Adelmo Cervi offrirà inoltre un’opportunità unica di ascoltare direttamente dalla voce di chi ha vissuto le conseguenze di quella tragica pagina di storia.