I SINDACATI PROTESTANO CON UNA CERIMONIA SIMBOLICA. ENTRO IL MESE QUALCOSA ACCADRÀ

Non è stata una cosa vera ma la provocazione di una falsa inaugurazione ha avuto tutti i crismi di una   protesta civile, composta, allegra, scanzonata con un fuori programma che ha allietato la simbolica cerimonia dell’apertura del tratto autostradale Rosolini –  Modica.

 E della cerimonia c’era tutto. Anche un filo da tagliare con tanto di bandierine tricolori appese. La forbice non ce l’ha fatta a reciderlo perché di acciaio. Duro e resistente come la non volontà di chi deve decidere lo sblocco amministrativo che porta alla gara di appalto dei tre lotti che da Rosolini giungono sino a Modica in testa la Comunità Europea e in secondo ordine l’Anas.

Nutrita la presenza dei vertici sindacali. Dalla Fillea CGIL ( Franco Tarantino segretario generale regionale, Paolo Aquila segretario generale della provincia di Ragusa –che ha parlato per conto di Filca Cisl e Feneal Uil provinciali,) dalla Feneal UIL con Emilio Correale, segretario nazionale e Nicola Spadaccino segretario generale provinciale,  Domenico Pesenti, segretario generale nazionale della Filca Cisl e Luca Gintili segretario generale provinciale- presenti anche i vertici regionali della Filca Cisl e della Feneal UIL-.

Pesenti ha chiuso  gli interventi di rito dando un respiro nazionale alla necessità di appaltare   le incompiute sparse sul territorio nazionale.

E poi i sindaci di Rosolini, Ispica, Pozzallo e Modica, i segretari generali della provincia di Ragusa di CGIL  (Giovanni Avola) di Cisl (Enzo Romeo) e UIL ( Giorgio Bandiera), il parlamentare regionale del PD Roberto Ammatuna  e  tanti operai occupati e disoccupati del comparto edile che hanno avuto la loro voce sul palco con l’intervento di Antonino Occhipinti, dipendente della ICM di Scicli che reclama diritti, legalità e democrazia.

Il fuori programma il discorso dell’onorevole Benedetto Scazzapoti ( interpretato dall’attore Vittorio Rubino) arrivato con spider rossa con a bordo Missi Sicilia 2012 che ha fatto il suo comizio parafrasando il Cetto La Qualunque in chiave siciliana sparando battute a destra e manca con il refrain del “cchiù pilu ppi tutti”.

La questione dell’appalto autostradale rimane sinora integra. Dagli interventi emergono i tempi e le fasi operative di un appalto che prevedono il bollino della CE, la rimessa in disponibilità delle somme della Regione e dell’Europa e in ultima la nota lentezza burocratica dell’Anas, colpevole secondo il sindacato di aver perso tempo prezioso nella fase di approvazione del progetto, che dovrà formalizzare la gara di appalto.

Dalla Fillea,Filca e Feneal s’ è alzato un movimento forte e coeso che passerà presto dalla provocazione ad altre azioni utili a determinare quel movimento di opinione necessario per fare sì che l’opera venga fruita nel minor tempo possibile, per due ordini di motivi: occupazionale ( l’emorragia dei posti perduti ha numeri da record in Sicilia) e finanziari. L’opera infatti dovrò iniziare ben prima del 2015 data entro la quale l’Europa manterrà fermo il finanziamento.

La fase di sviluppo, lavoro che produce altro lavoro e ricchezza al territorio, passa attraverso questa infrastruttura attesa da quaranta anni e che da la cifra di come lo Stato ha rivolto lo sguardo  affettuoso  alle regioni del nord e con disinteresse a quelle del Sud.

   I sindacati reclamo pari dignità rispetto al resto del Paese e non intendono più accettare con fatalismo le occasioni mancate. Nel lotto delle opere finanziabili e cantierabili del Sud del Paese la realizzazione del tratto autostradale Rosolini – Modica è in cima alla graduatoria. Un primato a cui nessuno oggi si sente di poter rinunciare.