IBLA BUSKERS DEVE CRESCERE ANCORA E SVILUPPARSI

Ibla Buskers è patrimonio della città di Ragusa e del suo cuore barocco, e pertanto va preservata, arricchita, sostenuta, potenziata.  Capisco l’amarezza dell’associazione Edrisi che ha ideato l’evento e per 18 anni lo ha realizzato con grande successo, pur tra mille difficoltà, ostacoli e amarezze. Ma siamo in una fase cruciale di snodo che mi auguro decisiva nel senso del cambiamento. La città di Ragusa la prossima primavera avrà una nuova amministrazione, la Provincia un nuovo assetto e la Regione, tra quindici giorni, un nuovo Governo che – spero – sappia investire nella cultura. E se fosse quello guidato da Giovanna Marano e  Claudio Fava non ci sarebbe alcun dubbio.

Rivolgo un appello quindi all’associazione Edrisi perché proprio adesso non getti la spugna ed anzi si rivolga direttamente alla città con un manifesto culturale le cui ragioni di fondo sono già scolpite nella grande idea di Ibla Buskers e nella sua ormai compiuta affermazione, dopo diciotto stagioni di lusinghieri traguardi.

Grazie all’intuizione, all’impegno generoso, allo spirito di sacrificio dei suoi promotori,  Ibla Buskers è uno degli eventi più importanti e conosciuti al mondo dei quali Ragusa possa fregiarsi. Un evento che esalta la cultura popolare, l’integrazione multietnica, l’universalismo dell’arte di strada nel cuore di una delle maggiori ricchezze del territorio, l’arte e l’architettura barocca.

Poiché tutto ciò è molto più di un semplice evento, peraltro di formidabile qualità e appeal internazionale, lancio un appello alla società civile, ai gruppi sociali e culturali, alle personalità che riconoscono la ricchezza di Ibla Buskers, perché si facciano promotori di un manifesto civico-culturale, e se – come me – ritengono, perfino di un programma politico-elettorale che chieda alla città il consenso su obiettivi prioritari di promozione della cultura e di sostegno ad azioni amministrative e politiche collegate. Il primo punto potrebbe essere l’adozione, da parte della Città, del riconoscimento nel proprio Statuto di Ibla Buskers come elemento identitario di fruizione aperta del Barocco ibleo ed evento centrale nel panorama degli avvenimenti di promozione turistica. E se l’associazione Edrisi fosse d’accordo l’intero movimento, compresa la proiezione elettorale del suo impegno, potrebbe prendere il nome della manifestazione.

Io sono pronto subito a fare tutto ciò che possa essere utile all’obiettivo.