Una manifestazione sempre più efficace e intensa, Ibla Classica International, che sta vedendo la sua conseguente riuscita grazie al connubio tra musica e arte e la partecipazione di artisti straordinari. Ieri pomeriggio il teatro Donnafugata di Ragusa Ibla ha infatti ospitato il concerto del pianista Paolo Baglieri, che si è esibito con musiche di Beethoven, Liszt e Ginastera. Un concerto carico di enfasi, passione e spiritualità per un musicista che è stato in grado di trascinare il pubblico in una dimensione intima, personale, coronata dall’alternanza di contenuti emotivi a tinte forti. Da Ragusa, sua città natale, a Catania, con gli studi presso l’istituto di alta formazione artistica e musicale Vincenzo Bellini, al perfezionamento, avvenuto a Firenze, fino al raggiungimento di mete internazionali con esibizioni e concorsi dopo la laurea in studi musicali a Rotterdam, Paolo Baglieri ha offerto un sapiente saggio della sua intensa attività concertistica. Si è esibito nella sua città di nascita accompagnato dal calore dall’incitamento e la stima degli intenditori suoi conterranei, dimostrata anche dopo il concerto, nel “Dopoteatro” con il cocktail finale. Ad aprire la serata è stato il presidente dell’Agimus, Giuseppe Basile, che ha ringraziato il prefetto di Ragusa, la dottoressa Giovanna Cagliostro, presente in sala.
Successivamente ha presentato gli artisti in rassegna. Ha trovato, infatti, il suo spazio di affermazione anche un giovane musicista sciclitano dalle indiscutibili e straordinarie doti jazziste. Con freschezza e talento, si è esibito in apertura Giuseppe Blanco, che ha già iniziato il suo percorso di crescita artistica e lascia ben sperare per il futuro, come è accaduto ad altri giovani talenti che si sono esibiti in passato all’interno di questa ormai famosa manifestazione, organizzata dall’Agimus e dal direttore artistico Giovanni Cultrera. Per un pomeriggio dedicato interamente alla molteplicità e alla varietà dell’arte, la sezione “La Musica Dipinta”, curata dal critico d’arte Andrea Guastella, ha trascinato i presenti all’interno della casa/anima dell’artista Sandro Bracchitta, incisore con qualità al di fuori di qualsiasi immaginazione, che ha fatto della spiritualità e trascendenza uno dei cardini delle sue opere. Uno dei suoi recenti dipinti dal titolo “Tutto scivola” è stato presentato al pubblico invece Bracchitta ha aperto il suo spazio intimo dando ai presenti l’opportunità di avvicinarsi alla sua “casa bianca”, senza finestre, chiusa e inscrutabile ma al tempo stesso capace di aprirsi ai contenuti dell’anima. Ibla Classica International conferma così la sua formula di successo rinnovando l’appuntamento per il prossimo 22 gennaio alle ore 18 con il soprano turco Gina Dogan e con le musiche di Bellini, Rossini, Verdi e Puccini.