Il coordinamento cittadino di Italia dei Valori critica fortemente la scelta dei vertici Ascom della città di Ragusa di promuovere un confronto tra candidati all’Ars ristretto soltanto ai due candidati della stessa area politica, del Pd e della lista “Crocetta presidente”.
“La chiamata elettorale dei vertici dell’Ascom di Ragusa – scrive il coordinatore cittadino Venerando Cintolo – che ha ristretto a due soli candidati l’incontro con i propri associati è estremamente grave e lo è per diverse ragioni. La prima è quella di un presidente che è al contempo vicino o organico al partito di uno dei candidati “auto-invitatosi” e quindi non si comprende quando vengono indette le riunioni quali ruoli vengono svolti dalla stessa persona, quello di presidente Ascom o quello di componente del partito dell’ex sindaco. La seconda ragione è che ai commercianti è stato imposto uno strano ‘confronto’. I confronti – prosegue Cintolo – dovrebbero essere svolti tra soggetti che sono portatori di proposte, idee, programmi diversi e che propongono governi alternativi. In questo caso l’Ascom ha imposto un ‘confronto’ tra due candidati che fanno parte della ‘lista1’ e della ‘lista2’, sostanzialmente e prevalentemente dello stesso partito ma, soprattutto, con lo stesso candidato presidente e con lo stesso programma. Eppure avevano presentato la riunione come “incontro tra i candidati”, ” allo ‘scopo di conoscere le loro linee programmatiche’ ed ‘occasione per avere idee più chiare sulle nostre scelte di voto’.
Più che un ‘confronto’ – conclude Cintolo – l’Ascom di Ragusa, eliminando tutti gli altri candidati a cominciare da quelli di Ragusa come Giovanni Iacono che ha programmi e proposte alternative, ha imposto una sorta di ‘monopasto’ un ‘esercizio interno alla coppia’. Questi fatti dovrebbero fare pensare i commercianti su quanto sono migliorate o peggiorate le loro condizioni di lavoro con i governi nazionali, regionali e locali a cui hanno partecipato attivamente gli esponenti dei partiti i cui rappresentanti sono stati invitati al ‘confronto’, e dovrebbero indurli ad una profonda riflessione sul ruolo svolto effettivamente dalle associazioni di categoria negli ultimi anni.”