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Il 16,4% dei siciliani è costretto ad emigrare

“C’è tanta Sicilia fuori dalla Sicilia e sono tanti i siciliani che, un po’ per amore e un po’ per forza, sono andati oltre e hanno lasciato l’Italia: al primo gennaio scorso, infatti, risultavano iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’ estero) 808.844 persone, il 16,4% della popolazione isolana, fermatasi a quota 4.801.468”. Lo scrive La Sicilia riferendo dei dati del Rapporto Italiani nel Mondo 2022, curato dalla Fondazione Migrantes da cui emerge che gli italiani iscritti all’Aire sono 5.806.068, pari al 9,8% della popolazione, superando la popolazione di stranieri regolarmente residenti sul territorio nazionale, che rappresenta l’ 8,8% dei residenti (5,2 milioni su 58,9).

“A tutto questo la Sicilia contribuisce con numeri talvolta da capogiro: Agrigento che conta 159.733 iscritti all’ Aire non è certo la provincia più popolosa, Catania 135.859 e Palermo 134.199, mentre Caltanissetta si ferma a quota 74.512, Enna a 81.086, Messina 94.591, Ragusa a 33.239, Siracusa a 47.706 e Trapani a 47.919.

In ben venti comuni, inoltre, il numero degli emigrati all’ estero è superiore a quello dei residenti: a Sant’Angelo Muxaro è espatriato il 220,5% dei residenti, a Basicò 205,3%, Pettineo (167,1%), Limina (165,2%), Mirabella Imbaccari (157%), Tripi (153,2%), Santa Elisabetta (152,8%), Villarosa (151,4%), Sutera (148,2%), Cattolica Eraclea 8147,9%), Cianciana (138,9%), Bompensiere (135,5%), Comitini (131,5%), San Biagio Platani (124%), Montedoro (123,5%), Lercara Friddi (118,4%), Valguarnera Caropepe (108,5%), Delia (108,3%) e Grotte (102%).

Il Paese più accogliente è di gran lunga la Germania, dove risiedono 250.150 siciliani, in Belgio 99.508, Argentina 99.409, Svizzera 75.892 e Francia 61.895. Subito dopo gli Stati Uniti dove i siciliani sono 54.114, nel Regno Unito 39.026 e in Australia 25.826 seguiti da Venezuela e Spagna, ma non mancano presenze in ogni angolo del pianeta a confermare che la mobilità per gli isolani è una condanna ma anche una vocazione che spesso si traduce in ricchezza nei territori di partenza e in quelli di approdo”.