Il 2015 annus horribilis per le attività commerciali del territorio pozzallese. Lo mette in evidenza la sezione cittadina dell’Ascom dopo avere verificato i numeri forniti dal settore Rilevazioni e controlli del Servizio commercio del Comune in cui si precisa che il numero delle cancellazioni (73) ha superato quello delle iscrizioni (57). In particolare, per quanto riguarda le iscrizioni 46 sono stati gli esercizi di vicinato e 11 i pubblici esercizi nelle tipologie A, B, C e D. Sono stati 56, invece, gli esercizi di vicinato a cancellarsi, quindi a chiudere l’attività, e 17 quelli ricadenti nell’altra tipologia. “Purtroppo – dice il presidente sezionale Gianluca Manenti – questi dati coincidono con quelli che erano già in nostro possesso. L’Ascom di Pozzallo, a questo punto, prenderà posizione chiedendo agli istituti di credito misure di salvaguardia affinché le start up possano essere supportate nella crescita concernente l’avviamento. Ormai vi sono strumenti economici che rilevano l’andamentale di una azienda sin dalle prime fasi della sua nascita. Tutto questo avrebbe dovuto fare parte delle strategie economiche e sociali di un ente, parliamo del Comune, che ha visto retrocedere a vista l’economia della città accorgendosi dell’incapacità delle imprese e dei cittadini a non riuscire a pagare i tributi che erogano i servizi più importanti. La macchina politica, come accade da sempre, è capace a mettersi in campo con l’avvicinarsi delle elezioni e non ad affrontare le problematiche della vita di tutti i giorni. E tutto questo ci fa riflettere parecchio”.