IL CAMPANILE DELLA CATTEDRALE DI SAN GIOVANNI APRE LE PORTE A TUTTI

Nella giornata che ha preceduto la festa della Repubblica è stata inaugurata l’apertura al pubblico del campanile del Duomo di San Giovanni, uno tra i più suggestivi monumenti della città di Ragusa superiore. Capolavoro architettonico, punto di riferimento e capostipite dell’espansione del nucleo cittadino di Ragusa, dopo il terremoto del 1693, che distrusse tutta la Val di Noto, la Cattedrale di San Giovanni, si presenta oggi con un solo campanile, ma il progetto originario, prevedeva la presenza di un altro campanile simmetrico a quello attuale. Dopo la catastrofe si decise di riedificare e rimettere in sesto tutto ciò che era andato perduto, alcuni decisero di rimanere nel nucleo antico, Ibla, altri decisero di spostarsi più in alto, nel quartiere del Carmine, iniziando a pensare prima alla Chiesa, e successivamente alle abitazioni. Il Parroco della Cattedrale, Don Girolamo Alessi, spiega che in vista dell’anno Santo del Giubileo della Misericordia, fervono i preparativi per rendere ancora più bello il Duomo, attraverso interventi di restauro e manutenzione. Già a febbraio, è stato inaugurato il nuovo impianto di illuminazione interna; è stato migliorato l’impianto di amplificazione, con l’inserimento di un canto gregoriano che accompagnerà fedeli e turisti nel loro raccoglimento. Il Giubileo della Misericordia sarà celebrato in tutte le diocesi, e quando verrà aperta la Porta Santa A Roma, – dice Don Alessi,- la terza domenica di avvento, anche la Cattedrale di San Giovanni diventerà Basilica Giubilare, e verrà aperta la porta della Misericordia, che attualmente rimarrà chiusa proprio per enfatizzare il giorno dell’evento. Sopra la porta della Misericordia è previsto, dopo valutazione della Commissione di Arte Sacra, l’inserimento di un dipinto del Maestro Franco Cilia.

L’accesso al campanile avviene dalla piccola porta sotto la nicchia che contiene la statua del Santo Patrono di Ragusa, San Giovanni. Sono 129 i gradini in pietra pece, che conducono in un posto magico, in cui le campane svettano sulla piazza e guardano maestose l’intera città. Dice Don Alessi <dopo aver ripulito il locale dalla presenza ingombrante del guano delle colombe, ci auguriamo adesso che non verranno più nel campanile, visto che sarà percorso giornalmente>. In questa stanza è possibile ammirare le quattro campane, quella di San Giovanni, che è la più grande e si affaccia sulla piazza sottostante, a destra la campana dell’Immacolata, a sinistra la campana dei Santi Pietro e Paolo e, dietro, la campana del Santissimo Sacramento.  La storia che vive dentro questo monumento si respira forte: un quadro elettrico testimonia l’avvento dell’energia elettrica del dopo guerra, così come l’esistenza di piccole stanze situate nel piano inferiore, in cui i soldati, durante la seconda guerra mondiale, stavano di vedetta segnalando l’allerta bombe attraverso il suono delle campane. Singolari anche le incisioni nelle pareti del campanile, scritte probabilmente da sacrestani o dagli stessi soldati; in una iscrizione si legge: “Le guardie di questo campanile sono in servizio dalla volta 116… 1949.. La Porta Carmelo…” Nella stanza sono esposti i batacchi e i ceppi in legno che sostenevano anticamente le campane, sostituiti oggi con quelli in ferro. Da una piccola nicchia si scorge la scala a chiocciola che conduce all’ultimo piano visitabile del campanile, ancora non aperto al pubblico. La bellezza storico-architettonica-paesaggistica che è possibile contemplare all’interno della torre campanaria si pone a favore dell’ottica di incremento del turismo ragusano. Dal lunedì al venerdì, compreso la domenica, si potrà accedere alla torre campanaria dalle ore 10,00 alle ore 12,30; il sabato dalle ore 16,00 alle ore 18,30.