Il carcere di massima sicurezza di Gangi diventa set di un film di Aurelio Grimaldi

Il carcere di Gangi è stato trasformato in un set cinematografico per il film “Il depistaggio” diretto dal regista siciliano Aurelio Grimaldi. Questo ex carcere di massima sicurezza, mai attivato, è stato scelto ancora una volta da Grimaldi come location per uno dei suoi film d’inchiesta.

“Il depistaggio” tratta della strage di via D’Amelio e mette in luce la figura di Paolo Borsellino, oltre alla dignità e forza delle sue figlie Fiammetta e Lucia e del figlio Manfredi. Il film evidenzia anche il coraggio del nuovo procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, che ha riaperto le indagini smontando il lavoro dei suoi predecessori. Il film è prodotto dalle società Movie 4.0 e Arancia Cinema.

Il cast

Il cast include attori noti come Tuccio Musumeci, Nino Frassica, Tony Sperandeo, David Coco, Maurizio Marchetti, Lucia Sardo, Francesca Ferro, e Vittorio Magazzù, che interpreta Vincenzo Scarantino in una scena di pestaggio girata nei corridoi e nelle docce del carcere. Anche Andrea Tidona, vincitore del Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista nel 2004 e noto per il suo ruolo nella miniserie “Il capo dei capi”, partecipa al film.

Il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, ha espresso gratitudine al regista Grimaldi per aver scelto nuovamente il carcere comunale come set per un film di tale rilevanza. Ha sottolineato come la struttura, grazie alle sue caratteristiche uniche, si presti bene a girare scene ambientate in un penitenziario, tanto che è già stata utilizzata in quattro produzioni cinematografiche.

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