Il cinema, come altri mezzi di comunicazione, ha sempre creato ed enfatizzato i fatti di costume modificando il clima culturale di ogni epoca e conseguendo un enorme successo di pubblico.
Il cinema, infatti, è un potente strumento di suggestione disponendo di memorie e fascinazioni appartenenti ad altri settori, ad altre gesta, ad altre epoche. Il cinematografo è, proprio per questo, fortemente legato ai fatti della società passata, presente e futura.
Il cinema deve essere inteso come un mezzo di discussione di idee, su tutto, ma soprattutto sulla rappresentazione, sull’estetica, sulla moda, sulla politica.
“ Il cinema per la sua esistenziale necessità di ricerca, di denuncia, di novità e di rinnovamento… e per la sua caratteristica irrinunciabile di spettacolo di massa…fa parte della vita sociale. (Alfredo Bini)”
Da tale breve premessa, sembra necessario che tale strumento di comunicazione venga conosciuto in tutti i suoi aspetti sin dalla scuola primaria, perché è proprio in questa fascia di età che l’apprendimento e la conoscenza sono fondamentali, in quanto i bambini hanno grandi potenzialità recettive e da ciò si costruiscono le basi per un’ottima crescita.
L’immagine filmica risulta costituita da un lato da suoni ad essa collegati (voci, rumori, colonne sonore, ecc.), dall’altro dalla narrazione cinematografica. Per meglio afferrare questo concetto si tenga presente che un conto è “guardare”, un altro è “capire”. Per guardare (e ascoltare), lo spettatore mette in funzione le sue capacità percettive (vista e udito), per capire la trama di un film, invece, lo spettatore deve collegare i vari dialoghi e le varie azioni in un contesto più ampio (il contesto narrativo), ovvero in una unità di significazione più vasta, mettendo in funzione le sue capacità cognitive.
Per quanto sopra, i bambini devono essere guidati a sviluppare la conoscenza degli elementi costitutivi del linguaggio cinematografico ed audiovisivo attraverso l’analisi del piano linguistico, espressivo e comunicativo delle opere cinematografiche e dei materiali audiovisivi proposti.
Soprattutto nelle scuole dovrebbero esserci unità di laboratorio sul racconto del film integranti delle attività curriculari e proporre il disegno di inquadrature, di scene, di sequenze e di parti del film. In aggiunta ed in approfondimento alla visione di DVD, l’azione didattica ed educativa dovrebbe coinvolgere i bambini con attività, apparentemente ludiche, ma di piena e profonda conoscenza, attraverso:
– disegni individuali e di gruppo (manifesti, gigantografie, cartonati…)
– schede di approfondimento, analisi e giudizio
– raccolta di informazioni storiche
– analisi delle tipologie di film
La metodologia di approccio e di presentazione dei concetti fondamentali del linguaggio cinematografico ed audiovisivo, si svilupperà , pertanto, attraverso l’iterazione tra linguaggi (visivo, sonoro ed audiovisivo) in una mappa ed in un contesto di riferimento relativi ad esperienze già presenti nella didattica della:
– educazione visiva (attenzione alla percezione ed all’analisi degli elementi visivi)
– educazione all’immagine(interpretazione del linguaggio iconico)
– educazione all’ascolto (attenzione alla percezione ed all’analisi degli elementi uditivi/sonori)
– educazione al linguaggio dell’arte attraverso la lettura e l’analisi dell’opera
– educazione alla meta cognizione
Da ciò i bambini entreranno, in maniera ludica, nella visione di una realtà dentro la realtà e, attraverso il linguaggio cinematografico, comprendere nozioni che solitamente studiano dai libri.
Importante, quindi, la sequenza dei film da proporre, affinché si arrivi a comprendere tra finzione e realtà la società in cui si vive, come si è giunti, come potrebbe essere, evitando emulazioni pericolose e distorsioni psicologiche.
• Visione di un primo film – produzione del manifesto e cartonato personaggi
• Disegno dell’inquadratura più significativa
• Storia del cinema arricchita di immagini
• Il set cinematografico e gli operatori
• Analisi di inquadrature – scene – sequenze – stacchi – dissolvenze – mascherine
• Il montaggio – il montaggio sonoro
• Movimento macchina
• Riflessioni su ragazzi/cinema
• Varie tipologie di film (schede)
Con films di un certo spessore , soprattutto d’autore, i bambini, dopo aver seguito le fasi di lavorazione del film, potranno avere le idee chiare sulla dinamica e sull’azione, riuscendo a distinguere finzione e realtà, ma anche comprendere dalla finzione ciò che era ed è la realtà..
Per esempio, proporre films a tema come i seguenti:
• 1° film “Non uno di meno”
• Avventura “I Goonies”
• Fantastico “Hook”
• Storico “La vita è bella”
• Commedia “Il cowboy con il velo da sposa”
• Comico(storico) “Non ci resta che piangere”
• Biografico(storico) “Cleopatra”
• Giallo “Hitchcock”
• Sentimentale “Piccole donne”
• Horror “Il mistero di Sleepy Hollow!
• Fiabesco “Big fish”
• Poliziesco “Un poliziotto alle elementari”
• Muto “Tempi moderni”
• Cartoon “Dumbo”
• Musicale “Mary Poppins”
• Sportivo “Il sapore della vittoria”
• Drammatico “papà ho trovato un amico”
• Fantascienza “E.T.”
Riuscire, attraverso la conoscenza del linguaggio cinematografico, a concretizzare le proprie idee e darne una propria lettura interpretativa , tanto da inserire il cinema tra i linguaggi universali come la musica, la lingua di appartenenza, la matematica, la storia, la geografia, perché il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, egualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
“Ora ho delle idee sulla realtà, mentre quando ho cominciato avevo delle idee sul cinema. Prima vedevo la realtà attraverso il cinema, e oggi vedo il cinema nella realtà.” Jean-Luc Godard-