Nella mattinata del 23 ottobre sono scesi in piazza per protestare avvocati e professionisti del mondo della giustizia i quali, insieme agli Ordini Forensi, hanno deciso di indire uno sciopero non solo per la categoria, ma anche per tutti quegli utenti italiani che sono poi le vere vittime della pessima amministrazione della giustizia italiana.
Alla protesta ha aderito anche il Codancos perché, dice il Segretario Nazionale dell’associazione Francesco Tanasi, le motivazioni sono più che condivisibili: occorre pensare a quanto i tempi dei processi si siano allungati a dismisura raggiungendo livelli inaccettabili in un paese civile e a quanto con essi siano aumentati pure i costi cui il cittadino deve sottostare per far valere i propri diritti al punto da rischiare di arrivare ad una giustizia solo per ricchi.
“A fronte di tale stato di cose – spiega Tanasi – i governi che si sono succeduti non hanno saputo adottare alcun provvedimento in grado di apportare miglioramenti, e anche le ultime misure intraprese sembrano peggiorare la situazione. Per tali motivi abbiamo deciso di scendere in piazza oggi al fianco degli avvocati, facendo sentire anche la voce degli utenti, stanchi di una giustizia lunga e costosa”.