Il Comprensivo Don Milani di Scicli off-limits. Spazi insufficienti ed inadeguati per gli alunni. Due consiglieri denunciano

La denuncia arriva dalle consigliere comunali di opposizione Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto. E’ la storia che si ripete da anni. L’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani” sito al villaggio Jungi è in sofferenza per la carenza di spazi, di classi dove spalmare gli alunni che frequentano la scuola. “Anche quest’anno, gli alunni si trovano costretti a studiare in locali non idonei ed adibiti in via del tutto emergenziale ad aule, con enormi disagi e la crescente preoccupazione dei genitori degli allievi che si trovano a passare gran parte del loro tempo in un ambiente non adatto. Se da un lato non si può non elogiare lo sforzo dell’istituto nel trovare una soluzione che garantisca a tutti gli iscritti il diritto allo studio, dall’altro non posso non rilevare che il problema della carenza di aule all’istituto Don Milani è tutt’altro che nuovo e questa Amministrazione, ormai in carica da due anni, avrebbe avuto tutto il tempo per porvi rimedio individuando la soluzione più soddisfacente – affermano le due consigliere comunali – oggi ci amareggia parecchio che i ragazzi ogni giorno vedono il proprio diritto allo studio fortemente compromesso dall’inerzia dei grandi”.

Proprio nei pressi della sede della scuola al villaggio Jungi ci sarebbero i locali adatti.

Sono locali che sono stati realizzati con una destinazione d’uso ben precisa: quella di essere adibiti ad aule al servizio di una scuola. Ad oggi questa destinazione non è stata mai rispettata. E dire che l’edificio è di proprietà del demanio pubblico e che esso và occupato per garantire le lezioni agli studenti che, proprio a Jungi, sono un migliaio. E’ necessario, quindi, che si intervenga per ripristinare la vera destinazione d’uso dell’immobile, quella cioè di essere adibito a scuola con la “Don Milani”, per voce dei genitori ed ora anche degli stessi consiglieri comunali (nel caso specifico Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto), che necessita di spazi adeguati per attività collaterali a quelle scolastiche e ad aule per gli alunni. Ed in questo il ruolo del Comune, dell’Amministrazione comunale, è fondamentale per reclamare quegli spazi che ad oggi sono stati utilizzati dalla vicina parrocchia dopo che una Congregazione di religiose che svolgeva il servizio di scuola materna ha ritirato le proprie suore in altra sede fuori da Scicli.

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